MACARENA
Le sue labbra premono sulle mie ancora prima che riesca a finire la frase ed io non riesco in alcun modo ad allontanarla. Mi prende il viso tra le mani ed io faccio lo stesso, le labbra si schiudono e le lingue si trovano. Sento il suo sapore mischiato al pungente retrogusto di alcol. Io so che non posso impedire al mio cuore di pensarla. Ribalto le posizioni e premo il mio corpo contro il suo, si appoggia all'auto mentre mi apre un po' di più le gambe per farmi stare vicina. Le sue mani scendono sul mio corpo mentre la riempio di baci incredibili che sanno di sesso e amore, proibito e desiderio.
La sua mano scende fino al mio sedere e ci pianta le unghie dentro, gemo sulle sue labbra sapendo che sono già bagnata per lei "Cristo.." sussurro mentre il mio centro pulsa verso di lei.
Le sue braccia mi avvolgono come tentacoli, faccio tutto tranne che staccarmi mentre la sua lingua scende sul mio collo in baci caldi e umidi "Il tuo sguardo quando l'hai vista toccarmi.."
Le pianto le unghie nella coscia mentre me la porto alla vita "Avevi le sue mani ovunque, Zulema" ringhio lasciandomi a un momento di cieca gelosia.
Mi torna a baciare con una passione che mi lascia senza respiro e mi travolge "Cazzo avrei voluto baciarti"
"Baciarmi come?" Domando quasi sfidandola.
Mi afferra per la gola e la sua lingua entra completamente nella mia bocca in un bacio che mi porta via con sé. Schiaccio il mio corpo contro il suo, volendola sentire il più possibile mentre lei mi fa sentire terribilmente sua. Tengo gli occhi chiusi quando le sue labbra si spostano nuovamente sulla mia scollatura, gemo quando mi morde poco prima di passare la lingua attenuando il pizzichio che mi ha appena provocato "Entra in casa.." mi sussurra all'orecchio prima di succhiarmi il lobo, la mia pelle si riempie di brividi "Entra in casa.." le sue mani si spostano sul mio corpo "Entra in casa.."
"Ti prego, rispetta la mia decisione.." le rispondo a fatica perché sono in balia di lei, razionalmente cerco di porre dei limiti ma il mio corpo ha tutto un'altro parere.
Mi sbottona la camicia e le sue labbra si spostano sulla pelle che scopre "..È una decisione stupida.." sono sicura che non si farebbe problemi a farlo qui, me lo dimostra quando prende il mio seno e me lo stringe.
Le prendo le mani e le attacco sopra alla sua testa, contro la csrrozzeria dell'auto, sapendo che se continuerà così io non riuscirò a dire di no "Non ti sto chiedendo di capirla, ma di rispettarla" le sue labbra si incollano alle mie che le accolgono con piacere, escono dei gemiti leggeri mentre sento che si fa strada dentro di me il desiderio di averla tutta quanta.
Mi stacco a fatica, facendo appello al grammo di lucidità che mi resta "Dammi una sola buona ragione per non trascinarti dentro, Macarena"
"Te ne ho già date tante" rispondo stringendo i denti, mi sta strappando via l'anima a baci.
"Sono solamente scuse" controbatte in un modo talmente sensuale che quasi svengo.
Mi stacco dalle sue labbra e le accarezzo il viso, sempre più convinta che sia il più bello mai visto "Ti do un nome: Fatima" nel momento in cui lo pronuncio, lei abbassa lo sguardo sapendo perfettamente che ho ragione "Puoi scegliere di rischiare per te, Zulema, ma lei?" Mi vengono gli occhi lucidi, sto facendo di tutto per non essere egoista ma mi costa tanto, perché so ormai che la desidero più di quanto abbia mai desiderato qualcosa nella vita e mi sto opponendo solamente perche razionalmente sono convinta che è l'unica cosa da fare "No, non è giusto.." Mi riabbottono la camicia mentre la guardo, le sue mani finiscono sono sui miei fianchi "Te lo dico solo perché so che sei ubriaca e, se sono fortunata, domani nemmeno te lo ricorderai ma.." decido di ammetterlo, almeno una volta "..mi costa doverti dire di no, più di quanto immagini.."
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DOOM
FanfictionMacarena Ferreiro, ex agente della Metropolitan Police Service di Londra ormai in congedo per motivi familiari, viene contattata dai suoi ex superiori per vigilare sull'incolumità dell'ambiziosa Zulema Zahir, Segretario di Stato Inglese. Trovando...