ZULEMA
Quando rientro in casa vedo Helena prepararsi un caffè, appoggio la borsa e il cappotto sull'isola della cucina e la osservo, c'è stato un lontanissimo periodo in cui credevo fosse terribilmente sexy il suo modo di prostrarsi alla mia volontà. Ma adesso mi irrita solamente "Helena, non ho voglia di cercare il modo giusto per dirlo perciò lo farò è basta.. vai a casa"
Alza un sopracciglio "Perché non vuoi che rimanga?"
"Perché non voglio lavorare, voglio solo pace" rispondo sinceramente, ho avuto la mia dose di emozioni per oggi.
"Okay, resto e non lavoriamo.." si avvicina prendendomi per la vita, mi seduce come ha sempre fatto con un tono di voce più basso e la sua volontà di lasciarmi il controllo di lei "..sai che riesco a farti rilassare.. farò tutto quello che vuoi.." mi sussurra all'orecchio prima di succhiarmelo. Le sue mani abilmente mi sbottonano i pantaloni "Sono tutta tua.. ogni tuo desiderio è un mio ordine.." ansima leggermente mentre la sua lingua scende sulla mia pelle "Ti voglio.." la sua mano entra sfiorandomi il centro ma io la blocco prima che possa andare oltre.
"Voglio stare sola" aggiungo levando le sue mani dal mio corpo "A domani, Helena" salgo le scale e mi chiudo in bagno per una doccia, non sono più la stessa.
MACARENA
Cammino lungo il marciapiede mentre una macchina si ferma sul ciglio della strada "Un terrorista ti vuole morta e tu ti fai una passeggiata nel cuore della notte da sola?!" Mi chiede Saray una volta abbassato il finestrino.
"Che posso dire.. amo il rischio" rispondo ridendo.
"Per questo nella stessa sera hai menato sia l'oca che lo stronzo?" Domanda con l'intenzione di sgridarmi, decisioni poco professionali lo ammetto.
"Avevo bisogno di sfogarmi" ammetto facendo spallucce.
"Spero che ne sia valsa la pena" commenta senza riuscire a nascondere il suo tono divertito "Secondo me hai bisogno di una birra.."
"Non bevo" rifiuto.
"Non sei in servizio e poi sono il tuo capo.." mi ricorda.
Non ho altre opzioni migliori "D'accordo"
Al bar..
"Non ci sono novità" mi informa.
Bevo un sorso scuotendo amareggiata la testa "Tutto tace e la cosa mi irrita parecchio.. ha lui in mano il gioco"
Lei mi osserva in un modo del tutto nuovo "Lei sta bene"
"Per ora" le ricordo, sono preoccupata e non riesco ad essere totalmente imparziale.
"E starà bene.. perché ci sei tu.." mi consola.
Scuoto la testa, secondo me non è un punto a favore"Il fatto che sia io a proteggerla in questo momento non mi rende affatto tranquilla"
"Lei si fida di te" purtroppo è una cosa che so già.
Ma rispondo come se non me ne importasse "Questa è un'altra prova della sua incapacità di giudizio"
Lei ride e mi studia "Stiamo parlando ancora di sicurezza o del fatto che c'è Helena a casa sua?"
"Non mi interessa" taglio corto frettolosamente e lei se ne accorge.
"Scommetto che l'ha già andata via" mi assicura.
"Fanno così rapidamente?" Domando ironica.
"Secondo me non è successo proprio nulla fra di loro e vuoi sapere perché?" Chiede retorica.
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DOOM
FanfictionMacarena Ferreiro, ex agente della Metropolitan Police Service di Londra ormai in congedo per motivi familiari, viene contattata dai suoi ex superiori per vigilare sull'incolumità dell'ambiziosa Zulema Zahir, Segretario di Stato Inglese. Trovando...