CAPITOLO 44

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MACARENA

Guardo il ragazzo davanti a me, i suoi occhi così espressivi e celesti mi sorridono "Ma guarda.. è arrivato il più bello della serata"

Fa qualche passo verso di me, è molto elegante stasera e sa di esserlo "Modestamente ho cercato di puntare in alto ma tu mi hai battuto senza giocare la partita, sei un incanto.." 

Mi attrae. Indiscutibilmente affascinante e intelligente, alto e carismatico, il classico buon partito che si spererebbe di trovare per sistemarsi.

Ha un unico grande difetto: non è Zulema.

Il che, in questo preciso momento, sembra un motivo in più per fare qualche sbaglio.

"Sì" rispondo decisa.

Lui non mi comprende "Sì.. cosa?"

Gli sorrido complice mentre gli rubo uno dei bicchieri "Lo voglio qualcosa da bere"

"Tutto tuo" ribatte soddisfatto.

Porto lo sguardo intorno a me, non ho dimenticato che sto lavorando "Cosa ti porta fin qui?"

Mi affianca "Detesto questo genere di eventi ma ho pensato che la ragazza ne valeva la pena"

Sorrido "Dovrò stare incollata a Zulema per tutto il tempo, lo sai?" gli ricordo.

Lei sta piacevolmente conversando con altri politici, sotto braccio al futuro marito.

"Mi sono portato i soccorsi" ribatte lui, ed ecco che compare Tony.

"Sono guarito" mi saluta con quel sorrisetto da deficiente e lo sguardo già divertito.

"Sì, certo.. cosa ti ha spinto a disobbedire al capo?" domando consapevole che Zulema gli avrà sicuramente chiesto di restare a casa, solamente per farmi un dispetto.

"Onestamente? Il drama!" esclama tutto contento. Scoppio a ridere.

Interviene Bob "E poi mi doveva un favore.. allora, che ne dici? Fuggiamo da questi snob per un po'?"

ZULEMA

Sono sottobraccio al mio favoloso futuro marito circondata da membri dell'alta società. 

Un vero e proprio incubo. Non ho mai chiesto niente di tutto questo. Avrei voluto Lei. Avevo immaginato un futuro con Lei. Niente ha più senso ora che la sento lontana chilometri. Istintivamente porto lo sguardo dove penso di trovarla ma quell'angolo è vuoto.

"Che ne pensi Zulema?" domanda Saray

"Dov'è?" chiedo io.

Lei ride "Che cosa? Ci stavi ascoltando?"

"Certo, sono d'accordo" mento spudoratamente, non credo di aver sentito nemmeno una parola.

"Sei favorevole alle centrali nucleari vicine agli asili?" chiede Fabio, stupito.

"Che cosa?!" spalanco lo sguardo.

"Ma dove hai la testa, tesoro?" domanda  nuovamente lui ridendo.

Su di Lei, come sempre.

A Saray non serve che io risponda "Tu non hai ascoltato nulla"

Gibbs mi si avvicina, ignoro tutti loro per affrontarlo "Lei dov'è?"

"So solo che è arrivato Tony" risponde guardandosi intorno.

Cristono a denti stretti "L'avevo pagato per restare a casa!"

Lui ribatte ancora più serio "Bob Stiles lo ha pagato il doppio per portarlo qui"

"Ricordami di fargliela pagare" penso a voce alta.

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