CAPITOLO 25

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MACARENA

Rientro a casa esausta, trascino i piedi dalla stanchezza e ho la testa appesantita dai pensieri che convergono tutti in un'unica direzione. Zulema. Tutte le strade portano a Zulema.

Quando volto l'angolo però mi rendo conto di essere seguita a pochi metri di distanza da una figura incappucciata alta e esile, leggermente barcollante, nascosta nella penombra.

Mi volto di scatto pronta a reagire ma riconosco subito quell' idiota di mio fratello "Che cazzo ci fai tu qui?? Mi hai seguita?!" Gli domando aggredendolo ma tenendo comunque un tono di voce basso dal momento che è ormai notte fonda. La gente normale dorme a quest'ora.

"Sapevo che non eri più in quella casa!" Mi risponde poco lucido, le sue occhiaie sono sempre più evidenti così come il suo pallore grigiastro.

"Ti ho già detto che non posso aiutarti, Roman.." ribadisco volendo tagliare fuori questa parte della mia vita.

"Voglio vedere la mamma!" Ribatte piagnucolando con un atteggiamento aggressivo e instabile, deve essere in astinenza da settimane.

"E ti ho già risposto che non è possibile!" Ribadisco sapendo che mia madre dorme proprio nel palazzo che ho alle mie spalle, al terzo piano.

Mi inveisce come un cane rabbioso "Egoista puttana!"

Potrei ridurlo facilmente in un mucchietto di ossa rotte ma sarebbe un inutile spreco di energia "E con questa.. ti saluto" faccio dietro front ed entro nel palazzo.

L'agente di guardia che ha assistito alla scena mi domanda preoccupato "Devo allertare qualcuno?"

"È solo quell'idiota di mio fratello.. è totalmente innocuo" lo rassicuro "Buonanotte Agente"

"Buonanotte Sergente" controbatte rivolgendomi un leggero sorriso cordiale.

Quando rientro però trovo ancora le luci accese e mia mamma è ancora sveglia, in un evidente stato di preoccupazione "Ehi.. mi hai fatta stare in pensiero! Non sei nemmeno rientrata stanotte!"

Visualizzo la notte che ho passato con Zulema e distolgo lo sguardo, sono per la prima volta in difficoltà "Ho dovuto lavorare.."

"Come stai?" Mi chiede vedendomi perplessa.

La verità è che non lo so.
Se mi soffermo troppo sulla notte con Zulema probabilmente mi viene un colpo di calore, se penso a stamattina quando l'ho allontanata mi si gela il sangue nelle vene e se penso a Helena invece mi viene la nausea.

"Bene.. e tu?" Chiedo cercando di spostare la conversazione su di lei.

"Io bene se tu stai bene.. ma stai bene?" Chiede ancora.

"Sono solo stanca.." aggiungo posando borsa e giacca.

"Sai mentire meglio di così" mi fa notare scettica.

"Te l'ho detto che sono stanca" ribatto ironica.

Alza gli occhi al cielo "Va bene.. non insisto.."

Rido e le lascio un bacio sulla guancia "Vai a riposare, io cerco di fare altrettanto.. buonanotte mamma"

L'indomani negli uffici Zahir..

Non ho dormito, ma fortunatamente non ho segni evidenti di stanchezza anzi oserei dire che sono un fiore mentre varco l'ingresso con sicurezza. Zulema e la scorta dovrebbe arrivare a momenti.

"Siamo mattinieri" mi volto e vedo entrare Bob con il suo completo impeccabile.

È davvero un bell'uomo.
Se non fossi palesemente già con la testa altrove, ci farei un pensierino.

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