L'evento di beneficenza
MACARENAEra da tanto tempo che non fornivo la sicurezza all'interno di un Gala. Mi hanno espressamente chiesto di indossare un abito lungo elegante in quanto donna, un po' sessista ma per una volta sono contenta di aver abbandonato i soliti tailleur eleganti.
Ho pensato che avrei dato meno nell'occhio vestita in questo modo: l'abito lungo dallo spacco laterale mi cade morbido e attillato fino a sfiorare il pavimento. Mi lascia scoperte le spalle ben allenate. I capelli li ho lasciati mossi, piovono oltre le spalle. Un trucco leggero ma ben fatto mi risalta lo sguardo e i tacchi a spillo mi slanciano la figura.
Molto diversa da come sono vestita abitualmente, lo ammetto.
Ci hanno chiesto di andare prima che il Galà iniziasse per poter controllare che fosse tutto okay.
Io e la mia squadra, tutti rigorosamente in giacca e cravatta, ci siamo recati mezz'ora fa e abbiamo finito il nostro giro di perlustrazione.Ho tutto sotto controllo e così mi posiziono nella sala principale, vicino a un pilastro, in collegamento radio con gli altri, poco prima che gli invitati facciano il loro ingresso.
Hanno adibito la Sala Rossa, la più importante del Congresso, per il rinfresco.
I tavoli rotondi circondato il centro della sala lasciato libero per le danze.
L'evento era su invito, ogni volto presente che arriva è un esponente influente del Paese, accompagnati tutti dai consorti o dai loro segretari.L'evento conta complessivamente più di trecento persone.
Saray arriva e per prima cosa viene da me, si muove elegante sui suoi tacchi, ancheggiando appena nel suo abito a sirena "Lasciami dire che sei la più bella della sala" ci salutiamo confidenzialmente ormai mentre le sorrido complice e ci scambiamo qualche altro apprezzamento.
Quello che mi cattura l'attenzione però è oltre le sue spalle. Lei.
L'abito lungo la fascia in un modo a dir poco impeccabile, rosso fuoco. I suoi capelli dritti scendono incorniciando quel viso che è di una bellezza stravolgente.
Io perdo la facoltà di parlare in mezzo secondo.
Saray si sposta da davanti a me e mi affianca "..Cosa ne pensi?"
"Il perimetro è sotto controllo e sembra tutto tranquillo" rispondo distaccata mentre i miei occhi sono incollati su quel Pericolo in tacchi a spillo, elegante e femminile da privarmi del mio stesso respiro.
Saluta cordialmente gli ospiti, affiancata da quel topo ragno di Helena che ammetto sia carina quando è tirata a lucido come stasera ma non sarà mai all'altezza di Zulema.
"Non mi riferivo alla sicurezza.." la risposta di Saray mi fa quasi sobbalzare.
Mi giro per incontrare il suo sguardo scaltro "Allora a cosa?"
"Indovina" mi sfida.
Mi guardo intorno, bouquet e ornamenti rendono la sala davvero fine, elegante nel suo insieme e principesco "La festa sembra organizzata bene.." ammetto ma i miei occhi vengono attirati da lei, è magnetismo puro e reciproco perché ci ritroviamo a guardarci negli occhi a metri di distanza "..elegante, forte, di carattere e davvero molto.. bella.."
"Sì.. le feste.." mi prende in giro Saray, non è scema e poi non è cieca, abbasso lo sguardo interrompendo il contatto, mi sento terribilmente in colpa "..alla fine non è poi così male vero?" Scuoto leggermente la testa per cercare di spegnere la sensazione che mi sta tenagliando lo stomaco "Ti attrae come una calamita e non puoi farci proprio nulla.."
Mi nascondo dietro una maschera "Non saprei, Saray, non frequento questo genere di feste.. non sono adatte a me"
Soffoca una risata "E questo chi lo dice?"
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DOOM
FanfictionMacarena Ferreiro, ex agente della Metropolitan Police Service di Londra ormai in congedo per motivi familiari, viene contattata dai suoi ex superiori per vigilare sull'incolumità dell'ambiziosa Zulema Zahir, Segretario di Stato Inglese. Trovando...