CAPITOLO 8

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MACARENA

Sedute su comode poltrone di pelle color beige chiaro, Zulema e Ellen si salutano con sorrisi ampi e finti di una diplomatica cortesia tipica di questi ruoli televisivi dove realtà e finzione spesso si confondono prima di diventare una cosa sola.

Inizia l'intervista.

"Segretario, quanto dobbiamo preoccuparci per questa minaccia terroristica?" Domanda Ellen scrutandola appena.

"Siamo un obiettivo. Non possiamo negare l'evidenza" dichiara sicura di sé prima di giustificare la sua posizione "Ora.. io sono impegnata a sostenere i nostri servizi di sicurezza dandogli maggiori poteri per affrontare maggiori minacce"

L'intervista è sicuramente contro di lei, ci sono molti punti a sfavore "Il governo vuole rafforzare la legge sulla regolamentazione dei poteri di indagine quest'anno, la RIPA-18, com'è stata ribattezzata da lei e promossa da lei ma i critici la chiamano lo Statuto dei Ficcanaso, per monitorare telefonate, e-mail e i social media senza controllo giurisdizionale.."

Zulema sembra assolutamente a suo agio nonostante gli attacchi "Ellen.. solo chi intende compiere atti di violenza ha da temere qualcosa"

"E il Primo Ministro avrebbe affermato Bisogna tratte degli insegnamenti dai nostri interventi nel Medio Oriente! Quali pensa che siano questi insegnamenti?" Le domande che le vengono poste sono scomode, contro la sua politica sanguinaria ma mantiene la calma e quel sorriso rilassato.

"Non vedo giustifica nel credere che i talebani avrebbero governato l'Afghanistan in pace e armonia, che i militari iracheni avrebbero formato una democrazia stabile o che l'Isis avrebbe formato uno Stato con il quale avere relazioni diplomatiche. E di certo non mi manca la tirannia di Saddam Hussein" risponde decisa, in parte sull'ultima frase dove sembra che sia una questione personale oltre che professionale perché il suo sguardo deciso è espressivo solo per chi si sofferma un secondo di più. Lei è un insieme di sfumature di grigio che non sempre riesco a decifrare ma non si può negare che sia intensa.

"Allora quali sono gli insegnamenti da trarre?" Chiede ancora.

Saggiamente decide di non scendere nello specifico ma formula una chiusura che possa tenerla lontana dalle peggiori critiche "Il Primo Ministro è stato molto chiaro sul come intende gestire il presente e costruire il futuro più sicuro e questo non richiede il fatto di scusarsi per il passato"

Che io sia d'accordo o meno, è chiaro che Zulema sia un animale mediatico perfetto.

Poco più tardi..

Ci rechiamo davanti al palazzo del congresso, come sempre esco per prima controllo la zona e mi metto in contatto con al scorta "Sierra Zero sette-nove, Scorpione in entrata"

Apro la portiera, Zulema e Helena hanno parlato tutto il tempo di lavoro tento che ad un certo punto ho smesso di ascoltare "È una ripartizione dei poteri addizionali.."

Le si avvicina un esponente politico del suo partito, un uomo alto e brizzolato, mi pare che si chiami Fabio. La sua espressione non preannuncia niente di rassicurante "Helena, parlo un attimo col tuo capo, ti dispiace?"

Le donne si scambiano velocemente uno sguardo "Certo.." lei entra all'interno mentre io resto a qualche passo di distanza per lasciare loro privacy ma la mia attenzione è totalmente su Zahir.

"Importante intervista televisiva" commenta sarcastico e pungente "Devi esserne molto fiera"

Lei vorrebbe tagliare corto tanto che accenna un passo verso l'entrata "Vorrei entrare alla Camera, se non ti dispiace Fabio.."

Lui le sbarra la serata aggredendola con un tono basso ma non per questo amichevole "Per farti altra pubblicità con un dibattito sull'antiterrorismo?"

Lei, sentendosi minacciata, entra in difensiva e si irrigidisce "Il motivo di questa conversazione?"

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