CAPITOLO 58

229 22 171
                                    

ZULEMA

Quando arriviamo a casa, c'è ancora il camion degli arredamenti che sta andando via.

Maca aggrotta la fronte confusa prima di chiedermi "C'è un anomalia.. non era prevista una consegna"

Ci fermiamo e scendiamo dalla limousine "In realtà.. Era prevista" mi volto per guardarla mentre aggiungo "Una sorpresa"

Interviene Gibbs "Ho controllato io, tutto regolare, stai tranquilla"

Lei inclina la testa e mi guarda interessata "Che tipo di sorpresa?"

Mi avvicino a lei sorridendole sulle labbra "Un letto nuovo"

Le sue mani finiscono sui miei fianchi "Hai rottamato il letto di camera tua?" Chiede cercando inutilmente di nascondere la sua felicità.

Le prendo io viso tra le mani "Rincominciamo tutto da zero, amore" le stampo un bacio appoggiando il suo corpo alla macchina. Ricambia, eccome se lo fa.

"VI PREGO IO PIANGO ANCHE L'ACQUA DEL BATTESIMO!" strilla Tony.

"STAI ZITTO, CRETINO!" lo rimprovero Gibbs.

Io e Maca scoppiamo a ridere ma nessuna delle due accenna all'idea di staccarsi.

Appoggio la fronte contro la sua e respiro, è tutto così perfetto adesso.

"Vogliamo entrare?" Propongo prendendola per mano, le nostre dita si intrecciano e percorriamo il viale salendo le scale.

Lei si ferma e guarda i ragazzi "Se c'è bisogno, fai un fischio" dice Gibbs facendole l'occhiolino.

"Buona serata, ragazzi" li salutiamo, resteremo solo noi tre.

Appena entriamo in casa, un correre giù dalle scale principali preannuncia l'arrivo di un terremoto adolescenziale.

Piomba nelle braccia di maca "Che bello! Ci sei anche tu!"

"Ciao Scimmietta" le risponde stringendola in un abbraccio.

Le mie ragazze.

Maca sposta lo sguardo su di me e mi sorride. Tutto finalmente ha la piega che doveva avere fin dall'inizio.

Fatima abbraccia anche me, non lo faceva da prima di Fabio. C'eravamo allontanate e ci siamo ritrovate.

Maca fa da collante da sempre.

"Sento profumo di cinese o sbaglio?" Chiede la ragazzina.

Maca tira su il sacchetto "Non sbagli"

Finiamo in cucina, tutte e tre, mangiamo direttamente nei contenitori d'asporto appoggiate all'isola della cucina sedute sugli sgabelli.

Parliamo del più e del meno, di qualsiasi cosa, del tutto e del niente. Con la naturalezza e la scioltezza di chi è abituato a farlo tutti i giorni.

Per noi, invece, è una novità.

Ma l'unione che abbiamo da sempre irrompe qualsiasi barriera e ci permette di recuperare il tempo perso.

"Quindi.. posso finalmente abituarmi ad averti qui?" Le domanda Fatima.

Maca mi guarda per un secondo prima di risponderle "Temo che ora avrai ben due adulte rompi palle in giro per casa" le dà una leggera spallata e ridono, complici "Piuttosto tu, scimmietta, domani non hai scuola??"

"Non sto più saltando!" Risponde innocente.

"Sarà meglio perché ti tengo d'occhio" la minaccia.

Intimorisce, ma solo all'inizio, perché poi tornano a ridere come prima.

DOOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora