CAP.58

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||Wendy

Incrocio le braccia al petto e aspetto che si decida ad aprir bocca.

Lorenzo:I miei credono che....insomma che sia gay.

Wendy:Tu?

Chiedo sconcertata,cosa centro io in tutto cio,non vorrà che mi finga la sua ragazza da presentare a suoi...??

Lorenzo:Mhm...già...

Wendy:Ed io...cioè,come posso aiutarti?

Lorenzo: Dovresti fingere di essere la mia ragazza,ti porto a cena dai miei almeno mi lasciano in pace...

Mi maledico per avergli chiesto come potevo aiutarlo,parlo sempre troppo!

Wendy:Ma lore...

Lorenzo:Ti prego!

Wendy:Umh,che devo fare?

Lorenzo:Fingerti la mia ragazza,qualche abbraccio e carezza...

Wendy:Ma Lore,Nathan!?Se glielo dico sai che per me è la fine vero?

Lorenzo:Non glielo diremo allora,gli dici che stai con...

Wendy:Con?

Chiedo alzando la voce.

Lorenzo:Con Miranda....al lavoro,e torni tardi...

Wendy:Uff,ok...vabbene.

Lorenzo:Grazie piccola!Domani vabbene?

Wendy:Si,d'accordo.Ora mi accompagni a casa però.

Lorenzo:Mi sembra ovvio,andiamo.

Sembra più sollevato,ma io,come cavolo faccio a fingere una cosa del genere...

mio dio,se Nathan lo viene a scoprire mi uccide,prima a me e poi a Lorenzo,cerco di non pensarci e salgo in macchina.

Saluto Lorenzo e rietro in casa,Nathan è già a tavola con Alex.

Li saluto e mi siedo anch'io.

Nathan:Come mai così tardi?

Wendy:Umh,mi sono fermata al bar a parlare un po' con Lore e ho fatto tardi.

Nathan:Ah,poi che voleva?

Chiede prendendo il mio bicchiere per versarmi l'acqua.

Wendy:No,niente di che,voleva chiedermi se...se potevo prestargli la macchina perché la sua è rotta,ma quando sono arrivata al bar,aveva già risolto.

Spiego dicendo la prima cosa che mi passa per la testa.

Nathan:Poteva chiamarti allora,senza che andavi lì,sapeva che sei stata al lavoro fino a quell'ora.

Wendy:Emh...dai tranquillo,abbiamo fatto una chiacchierata.

Alex:Io vado a guardare la tv...

Ci informa alzandosi da tavola.

Wendy:Vado a farmi una doccia amore.

Nathan:D'accordo,ci penso io qui...

Dice cominciando a togliere i piatti da tavola.

Gli sorrido e salgo le scale,non so neanch'io come ho fatto a mentire così bene,la verità è che la cosa mi spaventa abbastanza,non mi piace affatto mentirgli.

Sbuffo e mi infilo nella doccia...

Se l'amore non sei tu, allora non esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora