||Wendy
Vedo la sua espressione cambiare e sul suo viso cominciano a comparire delle lacrime.
Non posso crederci.
L'ho fatto piangere.
Wendy:Nathan...Nathan...ti prego aspetta io non volevo dire questo....
Nathan:Vattene.
Wendy:Nathan ti prego ascoltami.
Nathan:Wendy...
Wendy:Fammi parlare!
Grido.
È davvero incredibile, anche in un'ospedale riusciamo a litigare.
Wendy:Non volevo dire quelle parole e mi dispiace, non era mia intenzione e comunque sia, non andrò a Parigi,non voglio lasciarti qui da solo.
Nathan:Già...perché ho un cancro. Non è vero?
Wendy:No Nathan,io...
Nathan:Ti sto solo impedendo di realizzare il tuo sogno,è colpa mia.
Wendy:No.No che non è colpa tua e poi...il mio sogno può aspettare.
Nathan,quando capirai che sei la tu la mia necessità? Ho bisogno di starti accanto.Non ti lascio qui da solo,ora che hai bisogno di me,come io ne ho di te.Nathan:Non posso Wendy.Non posso permettere che tu resti qui quando puoi andartene nella città dei tuoi sogni.
Wendy:Non mi importa. Aspetterò.
Nathan:No Wendy!No! Non ci sarà un'altra volta!Non ci sarà lo vuoi capire?Devi andare ora!Ora! È la tua grande occasione. Io ti aspetto qui.
Wendy:Nathan...
Nathan:Per favore,fallo per me allora.
Wendy:Come puoi chiedermi una cosa del genere!No Nathan,per favore...
Nathan:Wendy,ti prego.
Almeno fallo per me.****
Saluto un ultima volta mia madre e salgo sul treno.
Parigi mi aspetta.
Sono così agitata,non posso credere che sto andando proprio nella città dei miei sogni,quella che fin da piccola ho sempre amato.
Passo la maggior parte del tempo a messaggio con Nathan.
Le ore passano velocemente e finalmente arriviamo a destinazione.
Nell'aria c'è profumo di nuove sensazioni,di nuove emozioni e nuove esperienze.
Sono pronta.
Trascino la mia valigia fino ad un taxi che mi porterà nel mio hotel e mentre cammino guardo la città intorno a me,avevo proprio ragione a considerla "la città dei sogni",sarà qui che realizzerò il mio sogno!
Arrivata in albergo prendo le chiavi della mia stanza e dopo aver salutato Miranda e Taylor vado in camera.
Mi infilo una tuta e resto tutto il pomeriggio in camera a riposarmi dopo il lungo viaggio che è stato fin troppo stancante....
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Se l'amore non sei tu, allora non esiste
RomanceLei, lui erano come cane e gatto, litigavano sempre. Ma nonostante tutto non riuscivano a stare per più di un giorno senza sentirsi né vedersi. Ma qualcosa cambiò.... E lui se ne andò...