Mi volto e gli sorrido:ha appena visto i biglietti per Parigi.
Si ferma sulle scale con una mano poggiata sul corrimano di legno e con l'altra regge i biglietti.
Wendy:Tu...hai....comprato....questi...
Nathan:Beh...era mio dovere...e poi ti avevo promesso che ti ci avrei portata un giorno....
Gli si formano lacrime negli occhi che scorrono poi sul suo viso.
Wendy:Oh Nathan!
Lascia cadere i biglietti a terra e mi corre incontro abbracciandomi.
La sollevo prendendola in braccio e attorciglia le gambe intorno alla mia vita.
Wendy:Non ti ringrazierò mai abbastanza amore mio...è...è il regalo più bello che abbia mai ricevuto!
Nathan:Piccola mia...
Ci abbracciamo dopodiché decidiamo di uscire e compare qualcosa che ci servirà per partire come vestiti più pesanti.....
**
la sera dopo...
Chiamo Lorenzo e gli chiedo di venirmi a fare compagnia dato che Nathan è al lavoro.
Dopo cena ci sediamo sul divano a mangiare il gelato e parliamo del più e del meno...
Lorenzo:Quindi tra una settimana vai a Parigi?!
Wendy:Eh si!Finalmente...ancora non ci credo...è il mio sogno di una vita andare laggiù...
Lorenzo mi sorride e mi accarezza una guancia continuando a mangiare il suo gelato.
Si fa mezzanotte e tra una risata e l'altra Lore se ne torna a casa.
Nathan tra un quarto d'ora dovrebbe essere qui...
Mi infilo il piagiama e mi metto a letto aspettando che torni.
Mi si chiudono gli occhi dal sonno ma non cedo.
Accendo la tv e giro per i canali.
Finalemente dopo mezz'ora e più Nathan ritorna a casa.
Sento la porta di casa aprirsi e i suoi passi svelti che vanno verso la cucina,il frigorifero aprirsi per poi rinchiudersi.
Spengo la tv e accendo la lampada sul comodino,affianco a letto aspettando che risalga.
Quando sento dei singhiozzi provenire dal bagno...
Mi alzo dal letto e tremando vado a vedere dove si è cacciato il mio ragazzo.
Vedo la porta del bagno socchiusa, la luce accesa e una leggere ombra sul pavimento.
Busso alla porta ma non risponde nessuno così piano piano la apro e rimango senza parole vedere Nathan in quello stato: poggiato sul lavandino e che piange a dirotto.
Non avevo mai visto piangere un ragazzo.
Tanto meno il mio..che cosa gli è successo...?
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Se l'amore non sei tu, allora non esiste
RomanceLei, lui erano come cane e gatto, litigavano sempre. Ma nonostante tutto non riuscivano a stare per più di un giorno senza sentirsi né vedersi. Ma qualcosa cambiò.... E lui se ne andò...