||Nathan
Wendy doveva uscire un quarto d'ora fa,ma ormai non esce più nessuno dal quel cancello.
Nathan:James...Ma Wendy?
Wendy:Dovresti dirmelo tu,era tutta contenta perché saresti venuto a prenderla,è uscita saltellando...
Nathan:Io...io non l'ho vista James.
Mi squilla il telefono e vedendo scritto il nome di Wendy rispondo ma sento la voce di Lucy...ancora!
Lucy:Forse Wendy avrebbe bisogno di una mano per rialzarsi da terra,sai...
Sento la sua voce vicino,mi volto e la vedo arrivare con dietro due ragazzi.
James:Che le avete fatto!?Dov'è!?
Lucy:Ahahah...la prossima volta ci pensa due volte a fare quello che ha fatto l'altro in classe.
Nathan:Dimmi dov'è,ora.Lucy,dov'è Wendy?
Urlo.
Lucy:Starà dietro la scuola...
Con il suo solito sorrisetto divertito e soddisfatto,fa per andarsene.
Nathan:James andiamo!
Corriamo dietro la scuola ma di Wendy,neanche l'ombra.
James:O mio dio...Wendy!
Nathan:Ma quello è il suo zaino!
Prendo lo zaino di Wendy in mano e lo stringo a me...
James:Avanti Nathan...non sarà andata tanto lontano!
Nathan:Io l'ammazzo a quella!
James:Nathan calmati,dobbiamo trovare Wendy ora.
Squilla di nuovo il telefono.
James:Nathan rispondi!
Rispondo al telefono e sento una voce familiare...
(Chiamata)
Nathan:Lorenzo,non posso ora!è successo qualcosa a Wendy e non so dov'è!
Lorenzo:È qui Wendy!
Nathan:Dove?!
Urlo.
Lorenzo:Sta qui con me,l'ho portata a casa mia.
Nathan:Arrivo.
(Fine chiamata)
Nathan:James andiamo è da Lorenzo!
Corriamo a casa sua e comicio a bussare e a suonare il campanello finché non vedo apparire Lorenzo dietro la porta e mi si rivolta lo stomaco.
Senza né chiedere permesso né altro lo scanso ed entro dentro casa chiamando Wendy.
Nathan:Wendy!
Lorenzo:È di là, in sala...
dice con un tono di voce alterato.
Entro in salone e vedo Wendy seduta sul divano che a fatica si alza per venirmi incontro.
Wendy:Na-th-an...
dice terrorizzata.
L'abbraccio forte mentre lei scoppia a piangere e la faccio sedere sul divano.
Nathan:Piccola mia...che ti hanno fatto...
Ha un livido violaceo sulla faccia,graffi sulle braccia e le gambe ricoperte anch'esse qualche livido.
Lorenzo: .....
STAI LEGGENDO
Se l'amore non sei tu, allora non esiste
RomanceLei, lui erano come cane e gatto, litigavano sempre. Ma nonostante tutto non riuscivano a stare per più di un giorno senza sentirsi né vedersi. Ma qualcosa cambiò.... E lui se ne andò...