|Nathan
Mi sveglio sentendo Wendy piagnucolare sotto le coperte.
Le tocco la fronte ed è ancora bollente.
Le sistemo le coperte ma non appena poggio la mano sulla trapunta comincia a tirare calci e poi a gridare.
Sta...sognando.
Vorrei svegliarla da quell'incubo e scuoterle le spalle,ma non riesco a muovere un solo muscolo e resto immobile davanti a lei che continua a dimenarsi nel sonno.
Wendy:No...No!Nathan No!
Strilla.
Comincia a piangere e a scuotere la testa agitando le braccia.
Basta.
Nathan:Wendy...Wendy svegliati!
Avanti piccola,calmati ora.Scalcia e urla ancora,piangendo sotto le coperte dimenandosi nel sonno.
Nathan:Wendy! Wendy!
Apre gli occhi e scuote la testa.
Wendy:Nathan...
Dice con un filo di voce,sollevata.
Nathan:Sono qui piccola.
Mi abbraccia piangendo e piano piano si tranquillizza.
Nathan:Era un brutto sogno. È tutto ok,è tutto finito.
La rassicuro.
Wendy:Non lasciarmi mai...
Mi stringe forte e io gli accarezzo la schiena.
Nathan:Torna a dormire ora...
La bacio e lei si rifila sotto le coperte.
||Wendy
Dopo quell'incubo di stanotte mi sento così strana,non riesco a non pensare a ciò che ho sognato.
E se un giorno si avversse?
No.
Non voglio pensarci.
Stringo il cuscino al petto e mi rannicchio sotto le coperte.
Nathan:Piccola,hai ancora la febbre?Fammi controllare.
Dice sedendosi accanto a me e poggiandomi una mano sulla fronte.
Nathan:Cavolo Wendy!
Wendy:Che succede?
Nathan:Hai ancora la febbre...tocca che ti prendi qualcosa.
Mi dice e si allontana.
Torna subito dopo con un bicchiere in mano e una pastiglia.
Nathan:Prendi.
Mi dice.
Poggia il bicchiere sul comodino affianco al letto e con una mano dietro la testa,mi aiuta a sedermi.
Wendy:Grazie.
Nathan:Vuoi qualcosa per fare colazione?
Wendy:No...non ho fame.
Nathan:Come vuoi... Mi sorride e mi lascia un bacio sulla guancia.
Nathan:Riposati eh...
Dice trascinandosi dietro il cartellino e scendendo le scale.
Dio,quanto fa male vederlo così.
Mi butto di nuovo sul letto e mi metto a giocherellare con l'orlo del lenzuolo cercando di scacciare via dalla mente quei pensieri orribili che ultimamente non fanno altro che riproporsi nella mia testa...
STAI LEGGENDO
Se l'amore non sei tu, allora non esiste
RomanceLei, lui erano come cane e gatto, litigavano sempre. Ma nonostante tutto non riuscivano a stare per più di un giorno senza sentirsi né vedersi. Ma qualcosa cambiò.... E lui se ne andò...