7 - JUSTICE IKE AXEL e una nuova compagna di viaggio

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L'aurora iniziò ad illuminare l'oceano e a schiarire il cielo, quando Axel, affiancando Justice, aprì l'ennesimo discorso. «Qualcuno sa quanto tempo abbiamo per completare la missione?»

«Poco meno di sei giorni, in base ai calcoli che ho fatto» sospirò Justice.

«Che cosa accadrà tra sei giorni?» chiese distrattamente Ike.

«Il solstizio d'estate. Un periodo cruciale per il lavoro del Sole!» rispose la sapiente.

«Ma non è il 21 giugno il giorno del solstizio? E oggi è già il 15!» incalzò Axel.

«Questo è un anno bisestile, c'è un giorno in più, e quindi il solstizio subirà una procrastinazione!»
«Una procra-cosa?» cercò di ripetere Axel, già confuso da un pezzo.

«Fidati, è così e basta! E credimi, sarei felice di sbagliarmi su ciò che accadrà se non ci sbrighiamo!»

«Ragazzi, tenete alta la guardia! Siamo usciti dal campo protettivo di Vera Delo, sicuramente i mostri non tarderanno ad insidiarci!» suggerì spavaldo Ike.

«Ringraziamo la nostra buona stella, ancora non se ne vedono!»

Justice non fece in tempo a formulare il concetto, che i veicoli sbandarono investiti da una poderosa corrente d'aria giunta all'improvviso.

Avrebbero potuto precipitare nell'oceano, se non fosse stato per gli appoggi magnetici applicati alle tavole da surf volanti.

Divisi, disorientati, e a pochi metri dall'oceano, i semidei furono colti di sorpresa.

«Axel Eberhelm figlio di Efesto, Ike Ivor figlio di Iride e Justice Kassidy, figlia di Atena, in nome della legge, della saggezza e delle splendenti terre dell'Isola di Vera Delo, vi dichiaro in arresto!» tuonò Etienne J. Morel, figlio di Zeus, e primo guardiano dell'Isola.

Egli apparve alle spalle dei fuggitivi in tutta la sua maestosa figura, cavalcando Ganimede, il bianco destriero alato, la cui folta criniera ondeggiava fluida nel vento generato ad ogni battito d'ali d'oro.

Assai più regale era il passeggero, brandente una spada di platino olimpico. Con lo sguardo gelido, come il colore dei suoi occhi, sottolinò tutta la serietà priva di riserva alla formula d'arresto appena espressa.

Il trio, basito, si sorprese ancor di più quando, alle spalle opposte, una indescrivibile muraglia d'acqua s'impennò maestosa, cavalcata da Greta Sanders Coleman, figlia di Poseidone.

«Ragazzi, la vostra fuga termina qui!» dichiarò la nuova sopraggiunta.

«Lascia! Li ho già arrestati» rimarcò il figlio di Zeus.

«Ti avevo chiesto di dare loro una possibilità per giustificarsi, Etienne!»

Mentre uno dall'alto del suo destriero alato, e l'altra seduta su un onda gigante, discutevano animatamente, Justice mise in moto l'intelletto e optò per uno spiraglio diplomatico con la più accondiscendente dei due.

«Greta, siamo amiche noi, ti prego lasciaci andare!»

«La nostra amicizia non è in discussione Justice, voi non potete partire dall'Isola. I Sileni, gli spiriti, e la dea Artemide non vi hanno dato l'autorizzazione. Quindi, se accettate pacificamente di ritornare, promettiamo di intercedere per voi».
Il discorso di Greta diede lo spunto a Justice di ribattere, anche se Axel e Ike erano già in assetto di reazione fisica.

«Greta, nel mondo esterno c'è un semidio in difficoltà, è nostro dovere andare a salvarlo!»

«Non spetta a te fare ciò!»

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora