69 - YURI e il significato di buio

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Desolazione e morte camminarono di pari passo sull'isola di Asteria ormai disfatta. La piazza Agorà, principale campo di battaglia, odorava di sangue e ossa umane masticate dai ciclopi che da giorni asserragliavano il centro abitato. Le forze impari tra semidei e mostri dell'Erebo erano crudelmente evidenti.

Nulla volgeva a favore della vita bella e allegra che imperava prima della guerra. tutt'altro. Persino gli alberi dei boschi parvero tremare e morire velocemente, quasi a rifiutarsi di assistere all'orrore della morte di tutti quei ragazzi.

La cittadella a pianta ottagonale apparve sotto gli occhi di Justice, Ike, Axel e Gregorio come un borgo prossimo a diventare un fantasma pronto ad entrare miseramente nella leggenda. Ammesso che qualcuno sarebbe potuto sopravvivere per tramandare la disfatta di Asteria.

I ragazzi videro sconsolati il volto della devastazione che fece orribile mostra di sé sulla loro terra sacra. Groppi nelle gole frenarono ogni commento.

"Siamo arrivati tardi". Pensarono ognuno senza articolare alcuna parola.

Gregorio, guidando l'auto di Aliseo in alto nel cielo, ormai tutto oscurato dall'eclissi, illustrò con poche parole, gli scempio che si stavano consumando un po' ovunque. Fin quando spiccò brillante come un faro il fuoco appiccato nel centro del quartiere di Efesto. Si zittì. Axel inorridì.

«Ma che cosa è successo?» chiese implorando. Gregorio raccontò dei traditori, e di come avevano remato contro. I principali esponenti erano Noah di Apollo e Gavriev Nuriev di Efesto.

Axel si sentì gli sguardi puntati contro. Dal canto suo non poté negare di sentirsi, almeno in parte, moralmente responsabile.

«Chi ancora?» chiese con un fil di voce il tedesco.

«Quasi metà dei ragazzi e ragazze del tuo quartiere, e alcuni altri miei fratelli, purtroppo». Gregorio aggiunse quel "purtroppo" rammaricato. Da che mondo e mondo, i figli di Ermes erano sempre stati i più solidali e corretti tra loro. Il tradimento dei suoi fratelli lo avvilì.

Candidamente i gemellini ruppero il silenzio che si era creato dentro l'abitacolo volante.

«Noi abbiamo visto Gavriev e i suoi brutti fratelli che imprigionavano tantissimi nostri amici dentro la fucina principale... c'erano tanti ragazzi di Iride, Atena, di Apollo e molti altri di Efesto e poi...», la voce strozzata di Donn fu soppiantata da quella più tremante di Daan.

«Era arrabbiato, e violento, e con i suoi poteri aveva bloccato con le catene tutti i presenti e poi...», si bloccò pure lui e Dean lo sostituì.

«E poi, prima di essere catturati e picchiati da Noah, abbiamo visto come Gavriev comandava il fuoco di uccidere tutti i reclusi!» terminò di raccontare serbando rancore verso Axel.

Justice, ascoltando la voce della verità dalle bocche degli infanti, intuì che l'ordine suggerito di produrre armi per la battaglia decisiva contro Fetonte non era stato evaso e, così facendo, gli eventi erano come apparivano: precipitati!

La figlia di Atena guardò con intensità la nuca di Yuri con il forte desiderio di poter credere che lui potesse fare davvero qualcosa... ma cosa?

La sua mente trovò un unico punto di riflessione: "libererà l'inondazione," uno dei versi finali della profezia, il punto indicante Yuri come colui che riporterà in vita la figlia di Poseidone. Ma non osò dire nulla. E come poteva? La sua speranza era legata alla salvezza della migliore amica, ma riportarla in vita significherebbe negare la possibilità a Yuri di conoscere il padre e di acquisire il dono della vista.

Si sentì egoista.

"Può il sacrificio di questo ragazzo, privo di tutto, essere la soluzione di tutti i problemi del nostro piccolo mondo isolano?" si domandò. "Lo chiamano mostro, ma siamo noi i veri mostri! Lo stiamo conducendo alla morte"

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora