Oltre Astrid, Nathan ed Etienne, anche il Sileno Parlapiano fu presente alla discussione. Quest'ultimo, dato il livello di collera trasparso dal colorito purpureo dell'incarnato, a momenti parve sbucare fuori dalla nuvoletta.
«Giovincelli! Tornate subito indietro!», ordinò. «Non avete l'autorizzazione per compiere la missione che vi siete prefissati. Tornate indietro e vedremo di intercedere per voi!» spiegò. «Il semidio che state cercando forse non esiste nemmeno! E se esiste ancora, non dovete trovarlo! E se per un puro caso lo trovaste, behe!» belò.« Lo dovreste... sì... insomma, lo dovreste...»
«Lo dovremo uccidere!» emise Ike. «Lo so bene che dovremo ucciderlo! Ho avuto l'incarico dalla dea Iride!» rivelò, quasi volesse liberarsi di un peso insopportabile.
«Tua madre ti ha incaricato di uccidere l'unico semidio che ha più probabilità di tutti di salvare la situazione?» ripeté la figlia di Atena, trattenendosi dal mettergli le mani addosso.
«La notte prima di partire, è apparsa mia madre... e sì, me lo ha chiesto».
«Ma come hai potuto tenercelo nascosto?» mormorò deluso Axel.
Justice, strinse i pugni. Si sentì ribollire dalla rabbia. Ma la sua razionalità le impose di riflettere sulla questione.
«Axel! Non dobbiamo confondere il messaggio con il messaggero. Ike avrà qualcosa da aggiungere, spero».
Attese fissando gli occhi blu scuri di quel ragazzo che a stento considerò amico. «Vuoi dirci cos'hai deciso di fare? E soprattutto, quando avevi intenzione di dircelo?»
«Justice ...», sospirò il semidio. «Sai bene che non conviene disobbedire agli dèi... si finisce sempre male».
Nel mentre, la nuvola arcobaleno svanì. Natha non fece in tempo ad aggiungere qualcosa al discorso.
Justice e Ike, sotto lo sguardo sconvolto di Axel, si azzuffarono.
«Quando avevi intenzione di dircelo?» ripeté ancora la figlia di Atena colpendo il petto di Ike con i pugni, ma lui non reagì. Sul volto cupo del semidio la tristezza regnò sovrana, e il pensiero rivolto a quella notte...
Apparve Iride quella notte, mentre egli, passeggiando nervosamente nel lungo corridoio, ripensò al primo giorno sull'Isola.
Quando Parlapiano gli spiegò che Vera Delo offre ai suoi abitanti la copia fedele della casa maggiormente vissuta, gli si strinse il cuore. Credette, avendo interpretato male le parole del sileno, di trovare anche il padre, ma non fu così. La copia perfetta del castello irlandese la vide campeggiare in mezzo a tante altre case modeste. Dentro vi trovò tutto ciò che gli apparteneva, polvere e ragnatele comprese, ma non il papà.
Col tempo capì che era una delusione comune a tutti gli abitanti del sacro suolo. Chi più, chi meno, ne soffriva.
Iride apparve in una luminosa raggiera tinta dai sette colori dell'arcobaleno. Ike si genuflesse all'istante.
«Madre, mia signora!»
«Figlio mio», rispose la bella dea dal volto impassibile e incorniciato da un'alta acconciatura, ricavata dai suoi capelli castani chiari, impreziositi da una tiara d'oro filigranato. La veste, simile a quella delle ancelle dei boschi, altro non era che la sua divisa da messaggera degli dei. Solo che i suoi messaggi, nella stragrande maggioranza dei casi, erano funesti. «Devi uccidere il semidio profetizzato» ordinò atona. «Questo è il volere di Zeus», aggiunse freddamente. «Bagna L'ouranio toxo col suo sangue, e la tua missione sarà completa», aggiunse porgendo al figlio le spade gemelle. «Queste lame, brillando, ti indicheranno la persona da sopprimere», concluse.
![](https://img.wattpad.com/cover/67178618-288-k631609.jpg)
STAI LEGGENDO
I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di Perla
Fantasy[Completo] In una lontana isola dell'Oceania, nascosta alla vista dei comuni mortali, s'intrecciano le vicende di una vivace comunità costituita da figli di dèi dell'Olimpo, Sileni, Ninfe e Spiriti antichi. Un Menhir apparso sotto gli occhi degli a...