61 - YURI, JUSTICE, IKE, AXEL e la via della torta al cioccolato

100 27 74
                                    


Il portone dell'entrata dell'Anfora svanì sotto il crollo improvviso di un costone roccioso. Seguì poi uno smottamento del terreno. Il suolo del fossato tremò.

I Semidei, recuperati in fretta gli oggetti, organizzarono un sistema per scalare la parete rocciosa. Oltre ciò, ricordarono che ad attenderli c'era sicuramente Oto il gigante. Yuri sbuffò ricordando la sonora batosta ricevuta da quel mostro.

«Ma è mai possibile! Da quando viaggio per il mondo, non faccio altro che incontrare assurdi esseri che cercano sempre di uccidermi?» protestò.

«Benvenuto nel club!» gli risposero in coro.

«Beh! Se volete andar via di qui, allora aggrappatevi al mio bastone!» invitò Yuri.

«Ehi! Amico! Questa potevi dirla meglio!» suggerì Axel, che come gli altri rimase basito dal più chiaro dei doppi sensi. Tuttavia Yuri, ingenuo per antonomasia, non comprese quella reazione. Sganciò la collana di nuovo, e sotto il getto di luce da essa scaturita, il Leone ritornò ad essere un minuscolo micio che agilmente trovò riparo sulla spalla del nuovo padrone.

«In che modo vorresti portarci fin lassù?» chiese curiosa la ragazza.
Yuri sollevò l'iliachtída tenendolo con entrambe le mani per il baricentro e invitò gli altri ad imitarlo, raccomandando loro di tenere ben salda la presa.

Appena furono tutti e quattro in posizione, con le braccia tese in alto e le mani strette attorno al pastorale, lo sterno di Yuri illuminò l'intero fossato assieme allo straordinario oggetto olimpico. Senza quasi accorgersene levitarono già oltre la metà del salto del crepaccio.

«Axel resisti!» lo incitò Yuri avvertendo provenire dalle sue mani minor forza.
Di fatto, il biondino non ebbe l'energia necessaria per ribattere e il suo orgoglio di maschio ne risentì.

Yuri aumentò la velocità di volo e con grazia, alla fine, depositò il gruppo di passeggeri sui rovi di pietra che da sempre circondavano il fossato infernale.

«Maledetti figli di Ares!» tuonò con quella voce cavernosa e ottusa il gigante alle loro spalle.

«Ancora tu?!» ringhiò inferocito Yuri, già pronto a riscattare l'affronto subito. Senonché, si frenò sentendo la mano di Ike afferrargli il braccio destro.

«No! Lascia che mi sdebiti!»

Avvertì poi la presa decisa di Justice al braccio opposto.
«Hai fatto sin troppo tutto solo!»

E infine, ricevette da Axel una pacca sulla spalla.
«Ehi! Ci pensiamo noi ora!»

Yuri sentì per la prima volta il senso dell'appartenenza ad un gruppo... e un'antìlipsi veloce lo avvertì di togliersi da dov'era.

Infatti, sentì le grida battagliere di Ike che balzava all'impazzata sopra il corpo lurido di Oto. Distinse il clangore della spada di Achille impugnata da Justice che martoriava punti vitali dei calcagni del mostro. E non gli sfuggirono gli spostamenti d'aria provocati dalle fiamme di Axel dirette ad altre parti del gigante.

Galvanizzati dalla presenza di Yuri, i tre guerrieri misero in ginocchio il terribile gigante, incuranti delle sue maledizioni, tutte rivolte ai figli di Ares.

Justice, colpo dopo colpo, redarguì l'essere mostruoso:
«Sei fissato con i figli del dio Ares perché te lo sei fatto soffiare via da Artemide! Ma tranquillo! Noi non abbiamo nulla di meno, e te ne accorgerai!» tuonò lanciando lo scudo di Perseo contro il perimetro del fossato, intorno al quale prese repentinamente a roteare creando una ruota dorata che attirò a sé il bestione.

Ammirando i risultati delle proprie gesta, i ragazzi cercarono con gli sguardi battaglieri Yuri, per constatare se fosse rimasto impressionato, e lo videro... totalmente disinteressato che trasportava sulle spalle un tronco di pioppo!

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora