Astrid sfrecciò con la bici lungo il sentiero a strapiombo sul mare, attirando di proposito dozzine di traditori. Tenendo in mente il conto degli inseguitori, continuò a lanciare gomitoli di filo contro le fronde degli alberi. Ad un certo punto frenò il mezzo a due ruote e alzò le braccia in segno di resa.
«Noah! Mi arrendo! Sono stanca, non ce la faccio più. Ti prego solo di non uccidermi», gridò.
Lo stormo di chimere cavalcate dai rivoltosi volarono in cerchio come avvoltoi in attesa del comando finale del figlio del dio del sole.
«Smidollata! Ci servi da viva, almeno per il momento. Ragazzi! Prendetela!» tuonò vittorioso.
I semidei al suo comando scesero in picchiata su Astrid, ricalcando il tragitto che ella aveva percorso durante la fuga. Non appena i mostri alati sfiorarono le fronde degli alberi, i gomitoli disseminati svilupparono decine di reti di bronzo.
Trenta e più chimere, assieme ad altrettanti traditori, caddero nelle trappole di Astrid.
Le chimere, poco amanti degli ambienti angusti, presero a scalciare insofferenti, colpendo alla cieca i semidei che le guidavano.Noah, rimasto solo in cielo con la sua fiera da compagnia, osservò incredulo l'astuta ragazza.
«Che accidenti dicevi circa la spocchia dei figli di Atena!» rimandò lo sfottò Justice sorridendo e compiacendosi della cattura dei traditori.
Contemporaneamente, passò in rassegna i volti riconoscendoli tutti.
Noah, oltragiato, le scagliò contro una fitta nuvola di frecce. Quattro dardi affondarono nel petto di
Astrid buttandola a terra supina.La mente della ragazza volò nuovamente allo stesso giorno durante il quale conobbe la madre. Quando, in veste di vegliarda, stava eseguendo un lavoro a maglia, seduta sul divano.
Malgrado stesse usando dei ferri dal diametro incompatibile, Atena confezionò una camicetta bianca molto sottile. Era la stessa che indossava quella notte interminabile.La chimera atterrò a una decina di metri dal corpo riverso di Astrid. Noah scese e raggiunse l'avversaria. Constatò la conseguenza della propria azione e sbuffò.
«Ci servivi viva! Dannazione! Dovremo trovare qualcun altro per decifrare il codice antico».
Noah, piegandosi sulla ginocchia, malgrado fosse notte fonda, notò l'assenza di sangue sul petto di Astrid. "Eppure le frecce sono conficcate alla perfezione!" pensò perplesso, avvertendo qualcosa pungolargli il pomo d'Adamo. Disorientato, mise a fuoco Astrid. Poi comprese che la puntura sotto la gola era provocata dalla punta del suo ferro da maglia.
«È finita per te! Ora faremo una lunga chiacchierata! Ti consiglio di non muoverti, o ti perforerò la gola! Sai che il tradimento è punito severamente sull'isola, e se a tradire è un figlio di Apollo la pena è maggiore! Potrei anche giustiziarti ora e avrei tutta la ragione dalla mia parte!» avvertì la guerriera rialzandosi e mantenendo il pieno controllo dei movimenti del traditore.
«Ma come cavolo è possibile? Con quattro frecce nel petto!»
«Questa camicia bianca è stata intessuta da Atena in persona! È praticamente indistruttibile. Mi protegge da frecce, spade e persino dal fuoco... per non dire che oltretutto è perennemente asettica e non ha bisogno di essere lavata», gli spiegò sfilandosi una ad una le frecce dal petto illeso.
Per assicurarsi che Noah non scappasse, lo legò mani e piedi prima di interrogarlo.
Astrid scoprì che l'isola di Vera Delo era assediata da un dio. Fu sul punto di intercalare, ma una sensazione di gelo la obbligò a volgere lo sguardo all'orizzonte sull'oceano.
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I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di Perla
Fantasía[Completo] In una lontana isola dell'Oceania, nascosta alla vista dei comuni mortali, s'intrecciano le vicende di una vivace comunità costituita da figli di dèi dell'Olimpo, Sileni, Ninfe e Spiriti antichi. Un Menhir apparso sotto gli occhi degli a...