Yuri, scosso ancora dalla premonizione avuta, faticò a mettere a fuoco il gruppo di ragazzi assiepati e genuflessi intorno al cospetto di una donna. Aveva una cornucopia zeppa di frutta e verdura in mano.
Il semidio, tuttavia, imitò l'inchino, pur mantenendo il contatto visivo con la leggiadra figura che rimase in attesa della risposta alla domanda posta.
Una ragazza che casualmente era vicino a lui, con un gesto rapido, gli solleticò il naso con un rametto di rosmarino e Yuri starnutì sonoramente, al che la misteriosa entità, interpretò quella reazione come risposta: è "c."
La bocca carnosa e tinta di una tonalità simile alla terra rossa, si mosse con grazia e sorrise soddisfatta.
«Ma bene! Sono sempre felice di sapere che i nuovi aggregati alla comunità sono preparati. Hop... ora rispondo alla tua domanda: sono Demetra, la dea della terra», rivelò lei assumendo un atteggiamento elegante e affabile. Poi, con leggiadria, si mosse e il chitone d'avorio della dea catturò l'attenzione di Yuri che prontamente distolse lo sguardo appena notò una delle gambe divine scoprirsi per intero.
Allora decise di concentrarsi sull'alta acconciatura simile a un turbante conico, composto dai capelli color terra. Rimase sorpreso quando notò che, da quell'agglomerato di ciocche, sbucavano costantemente spighe di grano, riso, aveva, orzo, frumento. "La dea dei cinque cereali", così l'avrebbe ribattezzata Yuri dopo quell'incontro.
Demetra, accingendosi a spiegare il motivo della sua comparsa, accarezzò uno ad uno, con tocco impercettibile, ognuno dei suoi legittimi figli.
«Ragazzi, sono venuta qui da voi perché ho avvertito il vostro dolore per la perdita di Marcelo. Ma non dovete essere tristi. Lui ora è con me. Quindi potete essere certi che il luogo che gli è stato assegnato è pieno di luce», sottolineò l'ultima parola osservando di nuovo Yuri. Poi proseguì placidamente la sua passeggiata attorno ai suoi ragazzi.
«So che avete chiesto a Yuri di evocare il vostro fratello. Ma ci sono dei limiti che non si possono superare, e lui sa bene che può piegare alla sua volontà solo gli spiriti legati alla terra dei viventi, non quelli che hanno oltrepassato l'Ade. Ci sono delle leggi con le quali non si può scendere a patti. Vale anche per gli dèi. Ed è per questo motivo che vi chiedo di non insistere con il vostro proposito, altrimenti ci saranno delle conseguenze», aggiunse infine Demetra. «Siate sereni e armonici e mangiate tanta frutta, verdura e cereali a colazione!», disse poco prima di svanire in una fitta nube di sementi commestibili.
Brice, nonostante la delusione, trovò doveroso da parte sua scusarsi con il figlio di Apollo.
«Ascolta... è che abbiamo saputo che hai riportato sull'isola gli spiriti dei vecchi semidei deceduti durante una missione andata male...»
«Ti riferisci a Monica, Florence e Mirko?»
«Già... e allora ho pensato che...»
«Comprendo», troncò subito il discorso Yuri. «Quanto detto da Demetra purtroppo è vero. Non sono una divinità. E anche se lo fossi, non potrei fare ciò che mi hai chiesto. Le anime che ho ricondotto ad Asteria appartenevano a ragazzi forti al punto che esse stesse hanno potuto legarsi per sempre al mondo dei viventi».
Le parole di Yuri erano state crudeli, amare ma veritiere e Brice le accettò suo malgrado.
«Ma se c'è una maniera per metterti in contatto con Marcelo, stai sicuro che il sottoscritto la troverà!», aggiunse al termine e poi si congedò dignitosamente dal placido gruppo.
Un attimo prima di proseguire con la sua passeggiata, vide i ragazzi riprendere le loro attività e una fugace immagine lo lasciò sconcertato: tutti i figli di Demetra assunsero le sembianze di scheletri e la terra rigogliosa della quale erano fieri di lavorare apparve come una landa desolata e sterile.
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I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di Perla
Fantasy[Completo] In una lontana isola dell'Oceania, nascosta alla vista dei comuni mortali, s'intrecciano le vicende di una vivace comunità costituita da figli di dèi dell'Olimpo, Sileni, Ninfe e Spiriti antichi. Un Menhir apparso sotto gli occhi degli a...