L'immagine di Carcino e figli si confuse con l'oscurità del fossato, repentinamente riempito d'acqua, fino a scomparire.
Yuri, sfruttando la capacità di non affondare, sorresse Luana e Misha tenendoli per i fianchi, mentre il liquido marino, salendo, lo portò fino alla sommità del baratro. "Ennesima situazione bizzarra", giudicò il cieco.
Una superflua antìlipsi lo informò di un altro agguato pronto a scattare.
Ne parlò sommariamente alla semidea, la quale, altrettanto schematicamente, gli spiegò perché Misha era restìo dal farsi aiutare. «Per un semidio essere aiutato da un altro, estraneo al gruppo di appartenenza, non rappresenta un disonore ma la causa di un debito che esige una rapida saldatura. Ed io, sono fin troppo indebitata con te...», sospirò infine.
«Non mi interessa niente!» sbottò Yuri. «Appena arriveremo in cima ci bersaglieranno con le frecce! E del tuo debito non saprei proprio che farmene!» le disse bruscamente, cominciando ad accusare una certa stanchezza nelle braccia a forza di sorreggere sia lei che Misha, quest'ultimo a peso morto.
Una volta raggiunta la sommità della voragine, la figlia di Ares non perse tempo.
«So che le circostanze non giocano a mio favore, ma fidati di me!» gli bisbigliò.
«Strano!», esclamò Yuri. «Stavolta sono certo che sei sincera!» affermò. «Se fossi stato solo avrei potuto schizzare in aria facilmente, in barba al resto dei tuoi amici. Perciò voglio fidarmi di te».
Giunse il momento cruciale. Cinque vedette armate di tutto punto circondarono il perimetro del fossato.
Luana si fece consegnare da Yuri uno dei pugnali in possesso di Misha, ancora tramortito, poi lo puntò alla gola del suo salvatore.
«Preso!» tuonò sorprendendo i suoi compagni.
"Qualcosa non torna", giudicò qualcuno. «Luana! Sei stretta tra le braccia di questo schifoso, sei sicuro d'averlo preso? A me sembra l'esatto contrario! Questo qua ha pure messo a tappeto Misha!»
Luana, con la lama del pugnale, ricalcò sulla guancia di Yuri la stessa ferita inferta precedentemente da Misha. Un'espressione di preoccupazione appena accennata comparve tra le cicatrici del volto dello sfigurato.
«Ci sono voluti due mostri dell'Erebo e la morte di Pedro per catturarti, ma alla fine... sei spacciato!» gridò il tizio dalla voce gutturale, fiducioso dell'impresa portata a termine da Luana.
Yuri ebbe la sensazione che quel tipo fosse una persona ignobile e viscida. Praticamente l'individuo al quale nessuno chiederebbe nemmeno un bicchiere d'acqua.
«Sta indietro, Stuart! Ho vinto io! Questo è mio!» ringhiò Luana con una tale convinzione che ottenne il rispetto e l'obbedienza degli altri quattro presenti.
«E tu, miserabile bestia! Avvicinati alla terra ferma!», si rivolse a Yuri con lo sguardo iniettato di sangue, ma sperò allo stesso tempo che egli comprendesse il suo bluff.
Di buon grado, Yuri obbedì. Finalmente, dopo tanto penare, i piedi del cieco calcarono la terra limacciosa della palude. Lasciò cadere Misha ed egli, mugugnando aperse gli occhi.
Vide il volto deturpato del salvatore indesiderato. Pervaso da un istantaneo ribrezzo, respinse il suo braccio zigrinato da mille piaghe. Quel senso d'orrore dispiacque molto a Yuri.
Luana proseguì a vantarsi della sua conquista. Stuart la osservò poco convinto, non le diede il tempo di finire di raccontare e lanciò un segnale. Qualcuno scagliò un coltello contro Yuri. La figlia di Ares intercettò la lama con una mano sola e poi la rispedì all'istante al mittente, centrando la spalla del lanciatore; Luana lo vide con gusto cadere a terra, dolorante e imprecante.
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I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di Perla
Fantasy[Completo] In una lontana isola dell'Oceania, nascosta alla vista dei comuni mortali, s'intrecciano le vicende di una vivace comunità costituita da figli di dèi dell'Olimpo, Sileni, Ninfe e Spiriti antichi. Un Menhir apparso sotto gli occhi degli a...