Il mostro guardiano, dalla stazza di un bisonte, sottrasse lo scudo di Justice, le spade di Ike e il manico d'oro di Axel gettandoli dalla parte opposta all'entrata dell'Anfora, senza che costoro potessero reagire.La capo spedizione si costrinse a ritornare lucida. Osservò con orrore che quell'essere stava trascinando lei e i suoi compagni lungo tortuosi corridoi oscuri. Non fece caso che fossero scavati nella roccia, e a tratti erano invece arredati di tutto punto seguendo i più disparati stili.
I mugugni a denti stretti di Ike fecero piangere Justice. Il maledetto lo strattonava bruscamente tenendolo per il braccio destro, mentre Axel era trattenuto per la cintola e lei per i capelli.
«Questa è la fine... mi spiace ragazzi...» sussurrò Justice in preda alla paura più nera, ma non ricevette il conforto di nessuna risposta.
Dopo chissà quanti corridoi percorsi, i ragazzi si allarmarono ulteriormente all'udire un improvviso grido sovrumano.
«Questa è la voce del mostro personale di Steno. Pare sia un divoratore di semidei, un buongustaio insomma hahaha! Spero che mi inviti per lo spuntino!» rise ancora il guardiano infernale mentre il sangue dei futuri "piatti da portata" raggelò nelle rispettive vene.
Gementi dal dolore, i prigionieri furono sbattuti contro le mura circolari della stanza del Pozzo delle Anime. Inorridirono alla vista del pavimento scosceso pieno zeppo di ossa umane. La gabbia di metallo sconosciuto che penzolava dall'alto soffitto e sostenuta da una grossa catena, presagì la loro sconfitta.
Il carceriere incatenò saldamente i polsi dei semidei, non prima di averli scaraventati a terra e messi in ginocchio.
Subirono impotenti le angherie dell'aguzzino.
«E adesso che si fa, intelligenza!» domandò Axel cercando di non muovere la caviglia.
«...Tu e i tuoi trabiccoli infernali!» esclamò Ike in un impeto di rabbia irrazionale. «Per poco non riuscivi a ucciderci tutti!»
«Ho fatto del mio meglio per portarvi fino qui!» rispose Axel accettando la baruffa.
«Piantatela adesso!» proruppe Justice. «Quel che è fatto è fatto! Ora fate silenzio e lasciatemi ragionare. Siamo stati presi e incatenati a delle catene divine... le catene che tennero prigioniero Prometeo...»
«E come fai a sapere che sono proprio quelle catene?» le chiese falsamente curioso il figlio di Efesto.
«Su ogni singolo anello è incisa una scritta in greco antico e io conosco la sequenza precisa e le sue origini»
«Sì vabbè... e come ce ne liberiamo "Saggezza"?!»
«Ci vorrebbe almeno una delle nostre armi che ci hanno requisito, "Scalpello Arrugginito"!»
«Piantala! "Arcobaleno Storto"!»
Justice, trovandosi in mezzo ai due "maschi alfa" che si accapigliavano, vide svanire la propria pazienza e, con un movimento oscillatorio del capo, distribuì loro una testata ognuno.
Il rumore prodotto era simile al tonfo di un barile vuoto preso a bastonate.«Accidenti!» esclamarono i "galletti".
Un'esplosione improvvisa di urla interruppe la concentrazione di Justice che, intimorita come non mai nella sua vita, ordinò ai compagni di di rimanere nel silenzio più assoluto.
Trascorsero attimi di attesa lunghi che parvero coprire lo scorrere dei secoli, prima di vedere la porta aprirsi e scorgere una figura umanoide apparire sull'uscio. Lo videro entrare nella camera circolare e, con noncuranza, infilarsi dentro la gabbia sospesa accanto al pozzo e stendersi.
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I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di Perla
Fantasy[Completo] In una lontana isola dell'Oceania, nascosta alla vista dei comuni mortali, s'intrecciano le vicende di una vivace comunità costituita da figli di dèi dell'Olimpo, Sileni, Ninfe e Spiriti antichi. Un Menhir apparso sotto gli occhi degli a...