79 - RELAX

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La cittadina di Asteria, grazie all'intervento delle divinità olimpiche, tornò al suo consueto splendore.

Le case prospicienti alla piazza ottagonale, le più danneggiate a causa dei ciclopi, furono riedificate in un batter d'occhio.

Anche il tempio di Atena, situato nel cuore dell'omonimo quartiere, riacquistò il suo aspetto tronfio. E poiché la struttura ospitava all'interno la più vasta biblioteca universale, i cervelloni figli della dea della sapienza raggiunsero il massimo dell'euforia.

I campi dei ragazzi di Demetra, dea agreste, profumavano di ortaggi e frutti nuovi. Persino lo spaventapasseri gigante si guadagnò, il diritto di continuare ad esistere.
Per non parlare poi delle case dei ragazzi contadini, completamente rase al suolo, furono ritrovate tutte riedificate.

Pure il quartiere delle fucine di Efesto fu riparato, anche se le dimore erano dimezzate e la casa di Axel apparve in prima posizione, sotto lo sgomento del proprietario. Ciò significò che lui, per diritto riconosciuto dall'Isola, ne divenne addirittura il capo quartiere!

«Axel! Complimenti! Sei diventato uno che conta adesso!» esultò Ike mollandogli una sonora pacca tra le scapole.

«Io... oh! Non ci credo!» farfugliò sentendosi sulle spalle il nobile peso di coordinatore del settore di Efesto.

Ike, di sottecchi, in mezzo alla piazza, lanciò uno sguardo al proprio maniero e scoprì che la sua posizione era rimasta invariata, in seconda postazione. Il castello troneggiava dietro la casa di Nathan, suo capo quartiere.

Anche la magione vittoriana di Justice non subì alcuna variazione, ed ella conservò il ruolo di vice capo, poiché la villa di Astrid campeggiava in testa a tutte.

Gli abitanti, con un comune senso di sollievo, sfilarono alla rinfusa gridando euforici il loro meritato momento di felicità.

Il maggior ringraziamento lo si poté leggere negli occhi umidi di Dafny che ritrovò la sua casetta e l'orticello ricomposti, come se il meteorite marino non l'avesse mai colpito. Anche l'albero di rose da lei generato godeva di ottima salute, anzi, divenne più imponente e... mobile, nel senso più completo del termine. La creatura vegetale decise di aprire le fronde estendendole a difesa imperitura della dimora della sua padrona.
Persino le galline variopinte ruspavano nell'aia serene sotto la guardia attenta di Mister Jons, il maiale nero pezzato di rosa.

Il crepuscolo adombrò lo scenario isolano, ma quella volta non creò inquietudini poiché la guerra, almeno per il momento, era terminata, bensì diffuse serenità e goliardia giovanile. A sottolineare ciò ci pensarono ancora una volta gli dèi dell'Olimpo che vollero dar loro un omaggio supplementare.

Come di consueto, dopo ogni battaglia e dopo aver appurato, malgrado le perdite, che tutto sommato anche quella volta gli asteriani potevano plocamarsi vincitori, scoppiavano gli immancabili diverbi su chi fosse stato il più forte, il più tenace, il più risoluto... finanche a chi avesse la lancia più lunga... soliti maschi...

La folla che gremiva nuovamente la piazza fu investita da una brezza profumata di cibo! E infatti, gli dèi fecero scendere dal cielo altre scie luminose lungo il perimetro del lastricato, e da esse apparvero immense tavolate imbandite con ogni sorta di leccornia, le più varie e disparate.

I semidei esultarono di gioia. Era il completamento della benevolenza dei genitori ultraterreni.
«Gli dèi hanno organizzato una festa!» gridarono.

«Vogliono che festeggiamo!»

«E che festa sia!»

C'erano ancora molti punti da chiarire e da discutere, ma almeno per il momento gli asteriani potevano rilassarsi e non pensare troppo al futuro.

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora