92 - LA STRANA COPPIA

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Yuri, giorno dopo giorno, comprese che Asteria era un'isola che offriva costantemente novità e sorprese.

Infatti, dopo il consueto ricevimento del gruppo di studio di Justice, che quella mattina era addirittura accompagnata da Etienne, Greta e Astrid, oltreché da altri fratelli del quartiere della sapienza, un animale nero e pezzato di rosa sbucò fuori da un cespuglio di more selvatiche, spuntato in prossimità dello strapiombo che dava sul piccolo laghetto.

Di colpo Yuri si voltò verso il faro. Le fronde degli innumerevoli alberi dei quali era composta la struttura vibrarono, anche se non c'era vento.

Un grugnito lo riportò sull'attenti.

Dapprima studiò l'animale, avvicinandosi piano piano. Poi, scoprendo la sua docilità, azzardò a toccarlo. Il grosso suino, forse intimorito da un passo falso compiuto dal semidio, saltò roteando e atterrò dando le spalle al ragazzo.

Yuri ebbe una superba visione ravvicinata del deretano animale più grasso del regno della natura. Ma non si scompose, almeno fin quando non udì un sinistro gorgoglìo provenire dal medesimo.

Ciò che avvenne dopo lo scompose. Siccome la natura, si sa, ha vari aspetti che accomunano gli animali agli esseri umani, come ad esempio mangiare e tutto il resto, il grosso maiale non presentò eccezioni. L'animale aveva mangiato abbondantemente, forse anche troppo, data la mole di materiale concimante espulso tutto di colpo in faccia a Yuri!

L'oscuro e maleodorante impiastro, fin troppo generosamente spalmato addosso a Yuri, lo fece infuriare, e prima che potesse reagire in qualche modo, la perfida bestiaccia si era già dileguata verso la boscaglia di pini.

Il semidio, imprecando, diede il via ad un inseguimento senza quartiere.

L'animale, furbescamente, si inoltrò laddove la vista del semidio era più difficoltosa.

Raggirò tutti i quartieri, stando attento a non imboccare alcuna strada per non essere avvistato.

Yuri, dal canto suo, aveva già tra le mani due globi luminosi con i quali incenerire la sua preda una volta acchiappata.

L'impresa divenne paradossalmente ardua, data la difficoltà di mettere a fuoco lo scenario verdeggiante attorno a sé, figuriamoci poi usare la vista solare avendo negli occhi quegli escrementi pestilenziali.

Tuttavia, la situazione si capovolse. Riuscì a vedere l'orrenda bestia intrufolarsi in un giardinetto grazioso dove al centro faceva elegante mostra di sé, una bella casetta tutta bianca e messa in ombra da un incantevole albero rivestito di rose dai colori più disparati.

Yuri frenò il passo, notando una figura femminile vestita con una tuta bordeaux molto ampia. Appoggiata al parapetto rasoterra, ella sembrava aspettare qualcuno.

«Hei! Tu! Scusa! Vieni, fai il giro dell'orto, dai!»

Il semidio, sospettosamente aggirò la piccola abitazione recintata e quando trovò il cancelletto al centro della staccionata laccata di bianco lo attraversò.

Una gallina dal piumaggio azzurro osservò il ragazzo standosene comodamente appollaiata su di un palo alto un metro.

Altri pennuti ovaioli ruspavano tra cespugli di frutti di bosco e siepi d'ortaggi.
Del malefico maiale spara-lasciamo-perdere-cosa, nemmeno l'ombra.

«Ho! Ma che disastro! Scusa tanto!»

Dafny Rosembown aprì la porta di casa e con precipitoso zelo trascinò dentro l'inzozzato.

«Ehm, sei gentile, ma non vorrei sporcare la tua casa!», protestò osservando il salottino di pelle, pieno di cuscini ricamati, il mobilio lucido privo di polvere, il pavimento lindo e splendido.

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora