La ferita si riapre

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Gli Auror erano rimasti molto scossi dalla scena dei minuti precedenti. "Silente c-cosa è suc-successo?" babettò Remus. "Quello non era uno semplice scoppio di magia." sentenziò il Preside. "Quello ci voleva uccidere tutti!" sbraitò Moody. "Non capisco, è successo tutto così in fretta! -disse James- eravamo alla Gringott, poi Percy è uscito e l'abbiamo ritrovato in questa via con lo sguardo basso e le mani alla testa. Dopo ha detto a Lily e me di andarcene e beh il resto l'avete visto con i vostri occhi." "Aveva una grande magia, io stesso ho faticato a controllare le fiamme." disse Silente in tono pensieroso. "E' un pazzo e ci vuole uccidere tutti!" Tuonò Moody.

"Alastor, io non penso... è complicato... ma in effetti." balbettò titubante Sirius. "Non gli crederai mica?" chiese Remus. "Credete che lavori per Voi-Sapete-chi? O che sia suo figlio?" chiese James. "Si chiama Percival Gaunt, parla serpente, sa duellare molto bene e ha una grande aura magica, le coincidenze sono troppe!" disse Moody "Alastor, penso che prima di accusare dovremmo avere più certezze." Disse infine Silente.

"Dove crede che sia andato il ragazzo?" chiese James sotto-shock. "Non lo so- ammise Silente -Potrebbe essere ovunque." "Come dobbiamo comportarci con lui?" chiese Remus, che voleva ancora credere che il ragazzo fosse buono. "Chiunque lo incontrerà dovrà subito avvisare l'Ordine, ora sarà meglio che ognuno di noi torni a svolgere i propri compiti." disse Silente, prima di scomparire. "Lily." disse solamente James prima di smaterializzarsi. Remus e Sirius lo seguirono, mentre Moody e Kingsley tornarono all'ufficio Auror.

Riddle Manor

Voldemort era di pessimo umore quel giorno, aveva la testa che gli scoppiava e per rilassarsi stava torturando qualche Magiamorte che non aveva adempito ai suoi compiti. Poi all'improvviso un dolore lancinante lo colpì alla testa, lo colse alla sprovvista che il Signore Oscuro emise un urlo di dolore. Proprio in quel momento Lucius Malfoy fece il suo ingresso nella Sala e spaventato disse: "Mio Signore porto delle notizie." "Spera che siano buone, oggi mi sento particolarmente in vena di uccidere." disse Voldemort con un ghignò in volto. "Mio Signore, a Diagon Alley sembra che un ragazzo abbia bruciato un'intera via e che nemmeno gli Auror siano riusciti a fermarlo." Lord Voldemort rise compiaciuto. "E chi sarebbe costui?" "Noi non lo sappiamo, Mio Signore." Ma questi con uno scatto d'ira pronunciò "Crucio!"

Il Mangiamorte si contorse dal dolore. "Ti avevo avvertito Lucius, ora vedi di scoprire chi è e portalo qui, vivo!" detto questo l'Oscuro Signore lo liquidò con un gesto della mano. La testa continuava a dolergli, ma era felice che qualche lupo solitario creasse caos e problemi agli Auror. "Oh, Ciao Nagini " e il serpente sibilò sonoramente, "Non mi fido di Lucius, ma voglio dargli una possibilità, però nel caso in cui fallisse voglio che sia tu a portarmi il ragazzo. Ora va! Il pranzo è pronto!" Detto questo con un colpo di bacchetta fece spalancare le porte, il corpo di un uomo stordito si levò in aria e galleggiò, fino a posarsi in un tonfo a terra. Il serpente strisciò verso la vittima, spiritose verso la vittima, aprì le fauci e attaccò ripetutamente.

Stamberga Strillante

Harry non sapeva perché avesse pensato a quel posto, ma probabilmente si disse qui non sarebbero mai venuto a cercarlo, sia per le voci sul fatto che la Stamberga fosse infestata, sia perché a nessuno sarebbe mai venuto in mente quel posto. Quel posto, però, era speciale per Harry, infatti era lì che aveva conosciuto per la prima volta Sirius e aveva scoperto la verità della morte dei suoi genitori. Harry si sedette sul pavimento sporco e diroccato: doveva riflettere, chiarire i suoi dubbi e pensare al futuro.

Si chiedeva perché non avesse perso tutti i suoi poteri che Voldemort gli aveva donato all'età di un anno, si chiedeva che cosa fosse successo pochi minuti prima. Quello non era stato un semplice scoppio di magia, si disse. Aveva perso il controllo dal dolore e dalla rabbia, voleva fare del male, lui lo sapeva, per un momento voleva distruggere tutto e tutti. Cercò di scacciare i suoi pensieri, ma con poco successo. Aveva deciso che non sarebbe andato di nuovo a Grimmuld Place. Con un potente incantesimo di appello, portò alla Stamberga le sue cose e si sistemò. Decise che dopo una bella dormita avrebbe riflettuto sul da farsi.

Grimmuld Place n°12

Lily era già arrivata da mezz'ora a casa, i figli continuavano a chiederle che cosa fosse successo a Tom e lei continuava a cambiare argomento. Finalmente James, seguito da Sirius e Remus, si smaterializzò in casa. Lily, Marlene e Dora si fondarono letteralmente addosso e controllarono che non fossero feriti, fatto ciò si accomodarono tutti sul divano. "Ragazzi è meglio che andiate di sopra." disse James. "Ma papà io ho quindici anni!" disse Rachel sbuffando. "Mi spiace Tesoro, fate come vi abbiamo detto." disse Lily e così i due bambini rassegnati salirono al piano di sopra, Rachel prese Teddy in braccio e anche lei s' incamminò verso le scale.

Gli adulti per essere certi lanciarono un incantesimo di silenzio e iniziarono a parlare. "Allora cos'è successo? Lily è arrivata mezz'ora fa sconvolta e ci ha detto solo che era una cosa che riguardava Percy, ma non ha voluto dirci di più." dissero Marlene e Tonks. "Eravamo con Percival e all'improvviso si è portato le mani alla fronte e ci ha detto di allontanarci -iniziò James- così abbiamo fatto e ha iniziato ad alzare delle fiamme intorno a lui." "Poi noi Auror ci siamo fiondati subito lì, pensavamo fossero Mangiamorte e invece lo abbiamo visto..." e lì la voce morì in gola a Sirius.

"Perce era avvolto dalle fiamme che erano alte più di tre metri, noi abbiamo cercato di domare l'incendio, ma ci è risultato impossibile; per fortuna è arrivato Silente, ma anche lui riusciva solo a rallentarne l'avanzata. Percival sembrava molto arrabbiato e dolorante: aveva le mani alla testa e continuava ad estendere le fiamme, poi però di colpo si è calmato e si è rinchiuso in una bolla di fuoco e noi ci siamo avvicinati a lui." Proseguì il licantropo.

"Gli ho detto che era normale uno scoppio di magia, per rassicurarlo anche se così tanta magia era tutt'altro che normale, comunque poi è successo qualcosa tra lui e Silente perché ci ha detto che noi non potevamo capire e si è smaterializzato." disse James. Rimasero in silenzio per parecchi minuti a meditare su ciò che era da poco accaduto; poi Lily ruppe il silenzio dicendo: " Voi dove credete che sia andato?" "Questo è un grande problema: non ne abbiamo idea." le rispose dolcemente il marito. "Ma che intenzioni aveva? Voleva uccidervi?" chiese Tonks stringendo la mano di Remus.

"No non penso, anche se Moody ha detto parecchie cose vere." Le rispose il licantropo. "Tipo?" chiese Marlene. "Lui crede che sia collegato con Voi-Sapete-Chi, il cognome di Percival è Gaunt, che casualmente è lo stesso della madre di Voldemort, sono Rettilofoni, sanno duellare bene e hanno immensi poteri," disse Sirius. Una decina di secondi dopo, nel salotto arrivò una Lettera da parte dell'Ordine e Lily la lesse ad alta voce:


"Carissime Famiglia Potter, Black e Lupin,

non sono certo se Percival Gaunt sia una minaccia quindi vi preghiamo di raggiungere la Famiglia Weasley alla Tana, dove starete fino a quando le cose non si saranno sistemate. I vostri effetti personali sono già stati portati lì, la famiglia è già stata avvisata, andateci il prima possibile, entro un'ora massimo. La vostra sicurezza è di vitale importanza.

Cordiali Saluti

Albus Percival Wulfric Brian Silente"

Detto questo i genitori chiamarono i propri figli e si diressero alla Tana.

Harry Potter e l'Intreccio del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora