[ Ad Arpa_kaur , Altair312 , AllisonMCcall- e MariannaCapobianco2 che hanno indovinato nello scorso capitolo ;) ]
Rachel gettò l'ennesimo foglio per terra e lasciò cadere la testa sulla scrivania. Aveva studiato quel dannato libro per giorni senza alcun risultato, aveva scritto nozioni e citazioni che ricordava, eppure non ne era venuta a capo. Per un Corvonero non c'è cosa più frustrante di non riuscire a fare qualcosa, alzò il capo e lesse per l'ennesima volta il tranello finale che le mancava per "sbloccare"'il libro. Aveva infatti scoperto che esso era ben protetto, pertanto le informazioni al suo interno dovevano essere segrete e quella realtà l'affascinava.
"Mi apro alla chiusura" Questa era la frase che tartassava costantemente la giovane Corvonero, poteva assumere duplici significati a seconda di come una persona ragionasse. Aveva provato a pronunciarla, a ruotare il libro, a sedersi a testa in giù, a farlo roteare in aria, a metterlo sott'acqua; ma niente: il libro rimaneva tale a prima e non accennava a volersi aprire. La ragazza sconsolata si alzò dalla scrivania e si voltò di scatto udendo la porta aprirsi, sorrise a Luna Lovegood che era appena entrata.
La ragazza indossava un paio di bizzarri occhiali e uno strano cappello dalla forma di una testa di leone, la biondina si avvicinò a Rachel e le disse: "È da un po' di tempo che non vedo più Nargilli, tu ne hai visto qualcuno?" Rachel scosse il capo e si fissò le scarpe imbarazzata e turbata. "La tua aura è molto cupa, c'è qualcosa che non va?" Domandò Luna all'amica, in quel preciso istante un'idea, seppur folle, balenò nella mente di Rachel, che chiese all'altra: "Potresti leggere una frase con i tuoi occhiali? È da un po' che ci ragiono e non riesco a capirne il significato."
Luna sorrise, si sistemò gli occhiali e prese il libro in mano, lesse poi la frase: "«Mi apro alla chiusura» interessante." "Secondo te cosa vorrebbe dire?" Domandò impaziente Rachel. L'altra rispose con naturalezza: "Quello che c'è scritto naturalmente." La mora strabuzzò gli occhi e disse: "Cosa intendi dire?" "Mio nonno diceva sempre: gli enigmi più grandi sono semplicemente frasi a metà, la bravura di un uomo sta nel trovare la parte mancante." E finalmente Rachel comprese, salutò Luna e corse giù dalle scale della torre di Corvonero con il libro in mano.
Luogo imprecisato della Gran Bretagna
"Harry spiegami come hai fatto!" ripeté per l'ennesima volta Hermione, il ragazzo leggermente irritato disse: "Non lo so, va bene?" Si accorse poi di aver usato un tono troppo aggressivo e cercò di rimediare con: "Scusa Herm." Lei scosse il capo e cambiò argomento: "Dove siamo?" "Di preciso non lo so." Rispose il ragazzo mentre avanzava lasciando indietro Hermione, la quale lo raggiunse e gli chiese insistentemente: "In che senso non sai dove siamo?"
Lui alzò gli occhi al cielo e le rispose: "Avevo pensato ad Hogsmade, ma qualcosa deve essere andato storto; si vede che le barriere di protezione della città erano molto potenti." La ragazza annuì e propose: "Sembra una cittadina, magari potremmo chiedere informazioni a qualcuno." Il ragazzo acconsentì e insieme si incamminarono tra le vie della misteriosa città, alla ricerca di risposte.
Dopo circa un'ora di cammino i due si sedettero stanchi su una panchina. Il luogo era inquietante, sembrava completamente disabitato eppure le case e le strade erano in perfetto ordine, tutto ciò turbava molto i due ragazzi. Avevano provato a Smaterializzarsi molte volte, ma senza alcun successo. Hermione dalla frustrazione disse: "Lumos." Ma dalla punta della sua bacchetta non uscì alcuna luce, la ragazza sgranò gli occhi e diede una gomitata al ragazzo.
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Harry Potter e l'Intreccio del Destino
FanficDi quando Harry Potter perse tutto e gli venne data una seconda possibilità. Il ragazzo si ritroverà in una dimensione parallela in cui appenderà destabilizzanti verità, sarà in grado di superare i pericoli, guadagnare la fiducia di quelli che un te...