Questione di sopravvivenza

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Lord Voldemort aveva avuto bisogno di molto tempo per metabolizzare ciò che era accaduto: l'improvvisa sparizione, l'incontro con Potter e Grindelwald, la chiacchierata con la Morte, il futuro e il desiderio espresso. Si ricordava tutto alla perfezione e doveva custodire quei ricordi con una segretezza tale tanto che nemmeno Nagini o Bellatrix avrebbero mai potuto e dovuto saperne l'esistenza.

Era oramai passata un'ora buona da quando si era ritrovato in una fogna di Londra, la Morte era stata proprio sadica a spedirlo lì, inoltre non aveva potuto camminare per le strade per paura che i babbani avessero paura e facessero allarmare qualche Auror, in effetti il suo aspetto non aiutava per niente le persone ad avvicinarsi a lui, ma ben poco gli era importato almeno fino a quel momento.

Avrebbe proprio voluto poter passeggiare tranquillamente per le strade di Londra senza venir scambiando per "lo Slender man", così aveva osato chiamarlo uno stupido bambino babbano quando aveva percorso una via in superficie; oppure ancora quando era sbucato fuori dalle fogne una ragazzina aveva urlato: «Mamma guarda c'è IT!» Lord Voldemort non conosceva cosa volesse dire, ma fu certo che restare nelle fogne fosse la cosa più saggia da fare.

Non aveva idea di quanto fosse passato con esattezza da quando si era risvegliato bagnato fradicio con i piedi impantanati in qualcosa che era meglio lasciare all'immaginazione, aveva dato di matto, certo, ma era servito a ben poco. Era stressante continuare a risalire le fognature, tra l'odore pestilenziale e l'acqua sporca che gli arrivava alle caviglie, il Signore Oscuro aveva voglia di scagliare una bella Maledizione Senza Perdono ad ogni topo che gli fosse a tiro e ce n'erano molti.

Il suo cammino venne interrotto da qualcosa che gli si avvinghiò alla veste nera strappata, Tom Riddle si guardò le gambe e prese il pezzo di carta bagnata che si stava trascinando dietro, doveva esser un giornale babbano. Decise di aprire, seppur con estrema riluttanza, il giornale per leggerne il contenuto, spinto dalla curiosità.

La prima cosa che gli saltò all'occhio fu la data: 13 Febbraio 1999, non poteva crederci: erano passate due settimane, mentre per lui erano sembrate poche ore. E poteva solo sperare che il giornale fosse del giorno corrente, altrimenti per quanto lo riguardava avrebbe potuto essere già Marzo inoltrato. Pregò Salazar che i suoi fidati non avessero agito d'istinto mandando all'aria in poco più di due settimane anni e anni di lavoro. Sperò inoltre che Bellatrix e Lucius avessero preso le redini e tenuto sotto controllo gli altri; doveva assolutamente ritornare a Riddle Manor e il prima possibile.

L'uomo sospirò, accartocciò il giornale e continuò a camminare imperterrito a passo spedito nelle fogne. Smaterializzarsi non era sicuro, quello strano luogo bianco gli aveva prosciugato gran parte dei suoi poteri, costringendolo a farsi la strada a piedi. Da nemmeno una decina di minuti era riuscito a schiantare un enorme topo di fogna, anche se la sua iniziale intenzione era quella di ucciderlo, dunque non poteva rischiare di spaccarsi, Smaterializzandosi.

Lord Voldemort continuò il suo cammino, scacciando in malo modo topi di fogna e cercando di non guardare l'acqua putrida che gli bagnava, o meglio impestava, piedi e caviglie. Riluttante al pensiero di star camminando sulle feci dei babbani, decise di concentrarsi su altro, il primo argomento che gli balzò in mente fu quello di riflettere su ciò che la Morte gli aveva detto.

Quella maledetta sapeva dei suoi preziosissimi Horcrux ed ora più che mai non poteva permettere che qualcuno venisse a sapere del suo segreto, no assolutamente no, Lord Voldemort doveva essere al sicuro. Inoltre aveva compreso che un passo fondamentale del suo piano -quello di assicurarsi l'eternità- era andato in fumo: lui desiderava i Doni della Morte, solo mediante quelli non sarebbe mai morto e il suo dominio sarebbe stato eterno.

Doveva assolutamente uccidere quel presuntuoso di Grindelwald e Potter, possedere i Doni era la parte finale e conclusiva del suo folle, ma al contempo geniale piano, iniziato anni e anni prima.

Harry Potter e l'Intreccio del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora