Un salto nel passato

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AVVISO: 

Il capitolo contiene qualche piccolo spoiler di Animali Fantastici i Crimini di Gindelwald, dunque se non l'avete visto vi consiglio di saltare la parte dove evidenzio la presenza dello spoiler, buona lettura.



Il bosco era silenzioso. 

Nel cielo di quella mattina si potevano ancora leggere i rimasugli del temporale che la sera precedente aveva predominato, dipingendo la volta celeste di un grigio scuro. Dei lampi che squarciavano il cielo non v'era più traccia, solo qualche nube solitaria fungeva da toppa nel vestito azzurro. Dalle foglie gli scarti della tempesta scivolavano al suolo rimbalzando con leggiadria sui sassi. Il ticchettio irregolare componeva la melodia di quella mattina dopo il temporale. 

I passi dei tre affondavano nella terra ancora umida, quatti quatti continuavano imperterriti ad avanzare. Seguivano il sentiero da almeno un giorno, il Thestral li aveva lasciati in una grotta due giorni prima e non avevano tempo da perdere. Nessuno sembrava essere sicuro di dove stavano andando, ma la mappa non mentiva: quell'insolito boschetto, a un centinaio di chilometri da Lione, era proprio la loro meta.

Gellert studiò la pergamena incantata, oramai dovevano esserci, continuò a camminare in silenzio a testa bassa. Di tanto intanto alzava gli occhi dalla mappa, ma solo per evitare di inciampare in qualche buca o sasso in mezzo al sentiero. 

Durante tutto il cammino, nessuno dei tre aveva proferito parola, Ariana era troppo impegnata a salterellare da un fiore all'altro e di tanto in tanto rimuginare sulla sua natura da fantasma legato alla vita con un filo troppo sottile; Albus, invece, ripensava all'incontro con Flamel, sapere che molti del vecchio ordine erano morti o scomparsi, non aveva accresciuto le speranze, già flebili, in lui.

Per quanto riguardava Grindelwald, la mappa era solo un pretesto per poter evitare di parlare con Silente, stavano entrambi rivivendo un passato abbastanza travagliato, con tutta la storia di cercare di riformare WERSIC. Credeva che andare da Lycoris Black[*] è non era stata una gran bella idea, ma era la persona più vicina da cui cominciare ed era stata proprio la prima a vedere Gellert e Albus all'azione.

Grindelwald se lo ricordava ancora, sia lui che Albus avevano all'incirca diciassette anni entrambi, erano passate poche settimane del diploma di Silente e i loro piani iniziavano a farsi più seri.

Quella serata d'estate del 1898 se la ricordava molto bene, lui e Albus avevano appena trascorso un lungo e laborioso pomeriggio a rifletter sul significato di alcuni versi di alcuni antichi libri impolverati. Erano rimasti rinchiusi in casa di Albus talmente a lungo che nessuno dei due sapeva più che ora o che giorno fosse.

Gellert così ebbe un'idea e propose all'altro di movimentare quella che si prospettava una noiosa serata, si avvicinò così alla porta dicendo: «Hai intenzione di restare chiuso tutta la sera sui libri?»

«Alternative migliori?» fece l'altro, sistemando un pacco di fogli sulla scrivania.

«Andiamo a farci un giro, qualche pub sarà sicuramente aperto»

Silente lanciò un'occhiata alla porta e scosse il capo: «Abeforth non c'è, devo stare con Ariana»

«Andiamo, dai, starà già dormendo e poi ci divertiremo!» tentò di persuaderlo.

«Mi dispiace, non posso» sentenziò Albus.

«Usciamo di casa, andiamo a berci qualcosa e torniamo qui, mezz'ora non di più» Gellert alzò il braccio destro in segno di promessa.

Harry Potter e l'Intreccio del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora