Diciassette giorni, ventuno ore e trentasei minuti.«Glielo ripeto, sono diciassette giorni, ventuno ore e trentasei minuti che non vedo Harry, è come sparito nel nulla!» la voce di James spezzò il silenzio nel tribunale al ministero della magia. «Signor Potter, quando è stata l'ultima volta che l'ha visto?»
«La Vigilia di Natale» rispose prontamente il padre, distrutto dal dolore «Eravamo andati a fare compere a Diagon Alley, avevamo pranzato insieme e poi l'ho perso di vista, credevo fosse in camera... credevo fosse in camera» singhiozzò di nuovo l'uomo.
«Ministro!» intervenì Albus Silente «E' chiaro che il Signor Potter non abbia visto Harry, ha già interrogato tutti noi e gli Auror lo cercano giorno e notte: nessuno di noi ha rapito Harry Potter»
«Scusami tanto Albus, ma credevamo che Voldemort fosse morto e invece, neanche una settimana fa, ha fatto irruzione ad Hogwarts, distruggendola e cogliendoci impreparati!» esclamò irato il primo ministro.
«Abbiamo sottovalutato la cosa, è vero, sono il primo ad esserne colpevole, ma accusarci a vicenda non migliorerà la situazione. Lo troveremo, troveremo Harry Potter» assicurò pacato il Preside.
«Lo spero bene, è la nostra unica possibilità: facendo cadere Hogwarts, Voldemort ha acquistato un enorme vantaggio!» detto ciò il Primo Ministro si ritirò e fece uscire la coorte di giudici, James Potter e Lily Evans osservarono i lineamenti stanchi di Silente, che fece cenno loro di andare.
L'anziano mago sospirò e si smaterializzò a Grimmuld Place, divenuto il nuovo Quartier Generale dell'Ordine della Fenice.
***
«Mio Signore» squittì Minus. «Codaliscia, hai fatto ciò che ti ho detto?» domandò il Signore Oscuro, l'uomo sedeva sul suo Trono, da quando aveva fatto crollare Hogwarts i suoi poteri erano notevolmente aumentati e molti maghi si erano schierati dalla sua parte.
«Sì, mio signore, dopo il processo ho attirato il Primo Ministro e l'ho ucciso, proprio come volevate» Peter fece un inchino e poi si ritirò nell'ombra.
Lord Voldemort ghignò e chiamò ad alta voce: «Lucius!» Malfoy si fece avanti e Riddle continuò: «Il successo nella spedizione contro Hogwarts ti ha fatto guadagnare prestigio, dico bene?» «Sì e ve ne sono grato, mio Signore»
«Molto bene Lucius, ora che Hogwarts è crollata ho già in mente nuovi progetti: ho raggiunto la sicurezza, l'apice del mio potere e il titolo di "mago oscuro più potente della storia", ma ahimè, mi necessita ancora una cosa per essere soddisfatto»
«Qualunque cosa, mio Signore»
«L'eternità» fece Voldemort con voce solenne, Lucius Malfoy tremò e pigolò: «L'immortalità? Mio Signore, come farà ad ottenerla?»
«Silenzio! I miei informatori mi hanno assicurato che Silente ha distrutto la Pietra Filosofale sette anni fa, ma non importa: esiste un altro modo»
«Un altro modo?» domandò dubbioso Lucius.
«Tutto a tempo debito, ora va' e goditi il successo!» detto ciò Voldemort congedò il Mangiamorte con un gesto della mano e si crogiolò nell'ideazione dell'ultima tappa per completare il suo piano.
***
«Com'è andata? L'hanno trovato?» domandò impaziente Hermione, dopo aver aperto la porta ai due coniugi Potter. La rossa scosse il capo e la ragazza abbassò lo sguardo facendoli entrare. Hermione Granger sapeva che quell'idiota avrebbe fatto qualcosa di stupido, ma scomparire per diciassette giorni, ventuno ore e cinquantadue minuti era troppo. Appena il ragazzo si sarebbe fatto vivo, la riccia l'avrebbe ammazzato con le sue stesse mani.
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Harry Potter e l'Intreccio del Destino
Fiksi PenggemarDi quando Harry Potter perse tutto e gli venne data una seconda possibilità. Il ragazzo si ritroverà in una dimensione parallela in cui appenderà destabilizzanti verità, sarà in grado di superare i pericoli, guadagnare la fiducia di quelli che un te...