Profumo di Libertà

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Finalmente Gellert Grindelwald era libero. L'uomo si sporse dalle pareti sgretolate di quella maledetta prigione e respirò aria viva: l'odore di sale gli inebriò le narici e il vento lo fece sentire di nuovo carico. Improvvisamente percepì una scarica di vitalità e potere molto forte: il grande mago era tornato.

Dopo poco si accorse di stringere qualcosa nella mano destra: l'aprì e scorse una Pietra, la fissò per qualche istante e capì che quella che aveva davanti non era una Pietra qualsiasi, ma bensì la rinomata Pietra della Resurrezione; probabilmente donatagli dalla Morte stessa.

Il Mago scavalcò le mura e, con un abile gesto, si Smaterializzò nel piccolo villaggio di Godric's Hollow. Era ancora molto debole e la Materializzazione gli aveva fatto perdere parte dei suoi poteri, decise così di riposarsi, prima però strinse la Pietra e con suo stupore cambiò il suo aspetto: in modo che fosse irriconoscibile.

Si avviò così nella piccola cittadina e cercò di trovare un luogo adatto per alloggiare, l'indomani mattina avrebbe dovuto svolgere un sacco di faccende. Trovato un piccolo ostello, prenotò una camera per un paio di giorni e si mise a dormire.


L'indomani ~ Sala Grande ~ Hogwarts

Harry si era svegliato presto quella mattina, ma anche se non aveva fame, si diresse comunque in Sala Grande senza un apparente motivo. La verità era, però, che quella mattina si era ritrovato il Mantello dell'Invisibilità proprio accanto a lui, ma non era quello dell'altra dimensione, ma bensì diverso, quasi come vivo e molto potente.

Appena il ragazzo varcò le porte della Sala il brusio si affievolì e tutti gli studenti si voltarono a guardare, il Prescelto non ci fece caso e si andò a sedere incerto al Tavolo dei confusionari Grifondoro. Poco dopo arrivò tutta la compagnia di Malandrini, mogli e figli, che casualmente si sedette accanto a lui. "Buon Giorno, Harry!" gli disse solare sui madre. Lui si limitò ad annuire con la testa, per poi perdersi nei suoi pensieri.

Ciò che lo tormentava e turbava maggiormente era quella maledetta Profezia rivelatagli dalla Morte la notte prima. "Allora Harry dormito bene?" gli domandò Sirius, che a quanto pareva non aveva capito che il ragazzo voleva essere lasciato in pace. Il corvino gli scoccò un'occhiata delle sue e riprese a giocherellare con la forchetta nel piatto vuoto. "Va bene, comunque che si fa oggi Ramoso?" tentò nell'appoggio dell'amico che gli rispose a pieni polmoni: "Non so Sir, non abbiamo missioni."

Harry non ascoltò ciò che seguì alla richiesta di Sirius, gli era infatti arrivato un gufo., lo stesso che ieri gli aveva portato un biglietto; il ragazzo afferrò il giornale che teneva l'animale tra le zampe e poi lo aprì. In prima pagina lesse:

EVASO IL MAGO OSCURO GELLERT GRINDELWALD

"Dai recenti controlli è stata ritrovata la prigione di Numbergard distrutta e Gellert Grindelwald evaso, si teme per l'incolumità dei babbuina, ma è stato avvisato il loro Ministro. Mentre il Ministro della Magia tranquillizza i maghi dicendo che il Ministero ha tutto sotto controllo e che non c'è motivo di preoccuparsi. Ecco le parole di Caramell:

«Maghi e Streghe, non sappiamo di preciso se Grindelwald sia evaso, nonostante ciò il Ministero ha tutto sotto controllo e non c'è al un motivo di preoccuparsi.» ..."

Harry lesse velocemente quelle righe e assunse un'espressione preoccupata in viso: il Ministero come al solito negava e se era vero ciò che si vociferava ora vi erano due maghi Oscuri pronti a uccidere pur di dominare. Lily, notando l'espressione del figlio, gli domandò: "Tesoro tutto bene." Lui disse freddamente: "Sì, tutto bene."

Harry Potter e l'Intreccio del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora