Nel frattempo a Villa RiddleIl Signore Oscuro fissò uno a uno i suoi fedeli Mangiamorte, squadrò ogni centimetro della loro seria espressione, prima fai i quali Bellatrix Lestrange, affiancata da Lucius Malfoy che, dopo un lavoretto al Ministero, si era riguadagnato la fiducia persa, Rodulphous Lestrange, Bartemius Crouch J.R., Alecto Carrow, Amycus Carrow, Goyle, Fennir Greyback, Antonin Dolohov, Rabastan Lestrange, Walden Mcnair, Mulciber, Nott, Augustus Rookwood, Evan Rosier, Thorfinn Rowle, Selwyn, Travers e Yaxley. Tutti i suoi fedelissimi di fronte a lui, che pendevano dalle sue labbra, che l'ammiravano, che lo rispettavano, che lo temevano: ecco che cosa piaceva a Voldemort.
Riddle camminò verso di loro, si posizionò in modo che tutti potessero vederlo e rizzò la schiena, assumendo un portamento elegante e terribile. I Mangiamorte non si scomposero, così il Signore Oscuro iniziò a parlare: "Miei cari, mi rallegra vedervi qui riuniti di fronte a me. Sui vostri volti non vedo sgomento e sulla vostra pelle non vi sono bruciature, nonostante ognuno di voi stia svolgendo il proprio compito non avete esitato a presentarvi al cospetto del vostro Signore. Devo dire che sono piuttosto stupito, ma meglio non dilungarsi troppo in queste smancerie; pertanto ecco dunque il motivo di questa convocazione così urgente. Codaliscia vieni avanti!"
Da un angolo ella penombra avanzò il fedele e viscido servo, apparentemente di normale aspetto. Le occhiate dei Mangiamorte si fecero confuse, ma Voldemort alzò una mano e catturò l'attenzione del gruppo. "Pazientate, tutto a tempo debito." L'ex Malandrino si sporse così più in avanti, reggendo tra le mani una boccetta di vetro opaco. Peter la porse a Voldemort e si mise di fianco a Lucius Malfoy. Il Signore Oscuro proseguì poi il suo discorso: "Come ben sapete sono il Mago più potente degli ultimi cinquant'anni, possiedo la Bacchetta di Sambuco, ho il controllo del Ministero, ho l'appoggio della maggior parte delle famiglie Purosangue e di numerose creature oscure, ho un potentissimo esercito e dispongo di mezzi invincibili; ma per essere considerato IL più potente, mi manca ancora una cosa: la sicurezza."
"Ho cercato a lungo la falla nel mio geniale puzzle e sono finalmente riuscita a trovarla, non il vecchio Silente, non lo sfacciato Potter, ma Hogwarts. Hogwarts è la cosa che mi impedisce di avere sicurezza. Se ci pensate bene, la grande scuola è la base degli Auror ed è dove i giovani vengono istruiti a combattere contro di me. Dunque per essere sicuro devo fare mia Hogwarts, ottenendo numerosi vantaggi, primo fra i quali la disgregazione degli Auror; successivamente la formazione dei giovani secondo le mie regole e il predominio su tutta la Gran Bretagna. Dunque il mio prossimo obbiettivo è Hogwarts!" disse incoraggiante Voldemort, mentre camminava di fronte alla schiera di Mangiamorte.
"Per impossessarmi di essa, però, mi necessitava qualcosa che credevo solo Leggenda, qualcosa che vedevo solo nei più remoti sogni, qualcosa che ho immaginavo sperduta; ma che la mia Nagini è riuscita a trovare. Ciò che si cela all'interno di questa boccetta è la chiave del mio successo, l'arma più contorta e paralizzante che ci sia sulla faccia della Terra." Poi si fermò, mettendo alla prova i suoi Mangiamorte. Lucius si fece avanti e domandò umile: "Che cosa c'è dentro la fiala, mio signore?" "Lucius- disse solenne Voldemort- uno dei miei più fedeli Mangiamorte, l'unico che si è fatto avanti. Soddisferò la tua curiosità mio caro Lucius; devi sapere che ciò che si cela lì dentro è φόβος, ovvero fovos, paura. La più brutale, ingannevole e terribile forma di paura."
"E come potrà esserle utile per impadronirsi di Hogwarts?" chiese deglutendo sonoramente Mcnair. Gli rispose con aria altezzosa Voldemort: "La sola vista, il solo odore, il solo tocco di un granello di φόβος potrebbe ridurti in uno stato mentale primitivo, facendoti perdere la ragione, causandoti allucinazioni e incubi continui, impedendoti il movimento, oppure portandoti al suicidio. Ora puoi comprendere quanto sarebbe facile impossessarsi e distruggere Hogwarts se gli studenti, gli Auror e Silente stesso si trovano in quello stato?" L'uomo annuì e sui volti dei presenti si formò un sorriso compiaciuto e diabolico. "Ahimè l'effetto di φόβος è limitato e prestabilito. Difatti può essere usato durante ogni seicentosessantaseiesima notte di Luna Piena."
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Harry Potter e l'Intreccio del Destino
FanfictionDi quando Harry Potter perse tutto e gli venne data una seconda possibilità. Il ragazzo si ritroverà in una dimensione parallela in cui appenderà destabilizzanti verità, sarà in grado di superare i pericoli, guadagnare la fiducia di quelli che un te...