Trentuno giorni, tre ore e quarantasette minuti.«Allora Rach, hai finito?»
Draco Malfoy se ne stava disteso sul letto della ragazza da più di un'ora, mentre la Corvonero finiva di scrivere alcune pergamene di ricerca. L'ex Serpeverde non ne vedeva il senso: Hogwarts era stata distrutta, certo la ragazza si era ostinata a tal punto di voler sostenere direttamente i M.A.G.O. privatamente, brillante com'era li avrebbe sicuramente passati.
Secondo Draco, forse solo la Granger era più intelligente di Rachel, ma le due erano grandi amiche, quasi sorelle, dunque non c'era alcuna competizione tra loro. Il biondo alzò il capo dalla pagina che leggeva, o meglio fissava con noia, da mezz'ora.
Quel maledetto libro, trovato poco più di due mesi prima, stava dando ad entrambi gran filo da torcere, ma ciò che più infastidiva il ragazzo era il fatto che quella frase non avesse senso.
«Mi apro alla chiusura» era scritto.
Avevano provato di tutto, lui e Rachel, avevano fatto ogni tentativo che fosse in loro potere: tra incantesimi vari e pozioni avevano speso tutto il mese di gennaio per decifrare quel codice, senza successo. Il fatto più sconcertante era che nella prima pagina fosse scritta appunto questa frase, ma era impossibile sfogliarlo, quasi fosse incollato per magia.
Draco Malfoy credeva sempre di più che fosse opera di Magia Oscura e lui ne aveva vista abbastanza nella sua vista per confermare quell'ipotesi. Non capiva, però, come un libro tanto oscuro potesse trovarsi nella biblioteca di Hogwarts; Silente era sicuramente impazzito per lasciare lì, ammesso che ne fosse a conoscenza.
Ora che il castello era stato distrutto, però, molti dubbi dei due erano stati sollevati: la risposta non si trovava lì, il punto era che poteva trovarsi dappertutto. Magari era un oggetto, oppure una parola o un incantesimo maledetto; Draco non lo sapeva.
«Rachel? Hai finito quella pergamena? E' un'ora che ci lavori!» esclamò il ragazzo rizzandosi a sedere.
L'altra mugugnò qualcosa per poi alzare il capo e sbuffare: «Sì, ora sì, scusami tanto se sono l'unica qua dentro che studia»
«Guarda che io i M.A.G.O. li ho già passati!» esclamò divertito Draco.
L'altra alzò gli occhi al cielo: «Ora posso dire di essere allo stesso livello di uno studente del sesto anno, finalmente ho finito le cinque pergamene sulla Felix Felicis!» La mora si alzò dalla scrivania e si sedette accanto al ragazzo, poi gli chiese: «Tu invece, scoperto niente di nuovo?»
«E' da mezz'ora che fisso questa dannata frase, ma niente: non ho proprio idea di come sbloccare il libro!»
«Mi apro alla chiusura» lesse Rachel Potter «Non ha proprio senso, vero? Eppure deve avercelo»
«Troverai la soluzione, sei geniale! Anzi la troveremo insieme» assicurò il ragazzo «Ora, però, è meglio che vada» detto ciò si alzò dal letto.
«Te l'ho detto: puoi restare qui, non dai fastidio e poi in quella sudicia topaia sei solo»
«Il Paiolo Magico non è una topaia!» esclamò lui.
«Davvero?» fece lei innarcando un sopracciglio.
«E va bene, forse è una topaia» ammise Draco.
«Resta almeno per cena»
«Non voglio disturbare, domani mattina torno: te lo prometto Rachel»
Lei non del tutto convinta, gli diede un bacio e poi lo lasciò smaterializzarsi fuori dalla stanza. Aveva molto da fare: tra lo studio e il libro si aggiungeva anche la scomparsa di Harry, naturalmente la mora non era rimasta guardare, ma si era data da fare.
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Harry Potter e l'Intreccio del Destino
FanfictionDi quando Harry Potter perse tutto e gli venne data una seconda possibilità. Il ragazzo si ritroverà in una dimensione parallela in cui appenderà destabilizzanti verità, sarà in grado di superare i pericoli, guadagnare la fiducia di quelli che un te...