Quella mattinata a Villa Conchiglia era ghiacciata, nonostante il mare mitigasse il clima, era chiaro a tutti che l'inverno stesse durando fin troppo. Così come il tempo, anche l'umore a Villa Conchiglia non era dei migliori: la partenza di Silente all'alba aveva concluso un intero capitolo della vita di tutti, ora dovevano cavarsela da soli, senza il grande preside al proprio fianco.Per fare il punto della situazione, gli adulti avevano deciso che quella giornata sarebbe stata interamente dedicata allo studio di tattiche, strategie e scambi di idee. Così alle dieci di mattina tutti si erano riuniti nel modesto salotto, si erano seduti sui divani e avevano appoggiato le cartine della Gran Bretagna, gli articoli riguardanti Voldemort, i libri di storia magica per cercare informazioni su Grindelwald e gli appunti che Silente aveva lasciato loro.
Il primo a prendere parola fu James Potter, che disse: «Bene, qui davanti a voi avete tutto quello che ci serve per opporre una resistenza degna di questo nome a Voi-sapete-chi. Ci sono mappe, cartine, elenchi, libri, biografie, appunti, tutto quello di cui disponiamo è qui su questo tavolo. Per prima cosa, come prima di là in cucina mi ha suggerito il nostro Lunastorta, è meglio che elenchiamo i problemi che abbiamo e poi cerchiamo le soluzioni. Allora chi inizia?»
Gli Auror si scrutarono tra loro e il primo a parlare fu Remus: «Un problema enorme che abbiamo sono i numeri: Voi-sapete-chi dispone di un esercito molto contingente di spietati Mangiamorte pronti anche a morire per lui; noi abbiamo una cinquantina di uomini tra Auror e l'Ordine della Fenice, ma molti di questi sono impegnati in altre parti d'Europa. Come combattiamo l'inferiorità numerica?»
Dopo un lungo silenzio Sirius provò a suggerire: «Se reclutassimo gli uomini dal Ministero?»
«Sono tutti corrotti, non potremmo fidarci» gli ricordò James.
«Se invece corrompessimo qualche Mangiamorte?» provò Tonks.
«Figurati, andrebbero sicuramente a riferire i nostri piani a Voi-sapete-chi» commentò Lily.
«Comunque se anche trovassimo un esercito, come arriveremmo a voi-sapete-chi? Non riusciremmo mai ad isolarlo e se anche succedesse chi si batterebbe contro di lui?» domandò Hermione.
«Una cosa per volta» fece Rachel «Per quanto riguarda l'esercito forse non ci servono uomini. Insomma un uomo contro un uomo è svantaggioso, ma se ci fosse qualcosa che ne uccidesse dieci o addirittura cento, in un solo colpo?» propose lei.
«A che ti riferisci?» fece la madre.
«Potremmo portare dalla nostra parte delle creature magiche: centauri, giganti, mostri oscuri, draghi»
«Dove pensi di trovare tutte queste bestie e poi è impossibile addomesticarle» disse scettico Sirius.
«La sua idea, però, non è male: basta fare in modo che ci siano soltanto i Mangiamorte in modo che siano gli unici a morire, servirebbe...» iniziò Draco.
«Una trappola. Potremmo ucciderne a centinaia, senza rischiare di venir feriti o uccisi» concluse Rachel.
«Sarebbe bello, se ne avessimo il tempo e le risorse» commentò infine Remus «Non ha importanza, parlerò con Kingsley e credo che mi darà un altro centinaio di uomini; ora affrontiamo il secondo problema: come mai Voi-sapete-chi desiderava tanto la Spada di Godric Grifondoro? Dispone già di molte armi antiche e poi ha la Bacchetta di Sambuco, perché anche la Spada?»
Nessuno rispose, poi Hermione dedusse: «Quello che sappiamo è che sicuramente non voleva usarla come arma, ma non capisco che altre funzioni possa avere: è una spada dopo tutto»
Sirius sospirò: «Problema numero tre: possiamo fidarci di Gellert Grindelwald?»
«Se Silente si fida di lui, dovremmo farlo anche noi» rispose cauto James.
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Harry Potter e l'Intreccio del Destino
FanfictionDi quando Harry Potter perse tutto e gli venne data una seconda possibilità. Il ragazzo si ritroverà in una dimensione parallela in cui appenderà destabilizzanti verità, sarà in grado di superare i pericoli, guadagnare la fiducia di quelli che un te...