"Dove stiamo andando?" chiese Ron. "Lo capirai quando ci arriveremo." disse Harry svoltando a destra. "Il bagno delle ragazze? Che ci facciamo qui?" Domandò Hermione. "Lo vedrete, ma ricordatevi del patto." Harry si mise di fronte al lavandino, strisciò il dito contro il serpente sul rubinetto e disse: "Ssalazar Sserpverde io, il tuo erede, ti chiedo di aprire la Camera dei Ssegreti." "Miseriaccia cosa sta facendo?" "Vi presento la Camera dei Segreti!" disse Harry. "Cosa?" chiese Hermione stupita. "Forza andiamo!" disse il moro prima di scendere nel tunnel seguito dagli altri due. Dopo che ebbero camminato per un po' videro la Camera, "Per qualsiasi motivo non guardate il Basilisco negli occhi e restate dietro a quella statua, al resto ci penso io."
Così Harry camminò lungo il corridoio, mentre Hermione e Ron si tenevano più indietro e andarono a nascondersi dietro una possente statua, raffigurante un serpente. Harry si mise al centro, proprio di fronte alla statua di Salazar Serpeverde. "Io ti invoco, o creatura Re dei Rettili, Bassilisco mosstrati all'Erede di Ssalazar Sserpeverde." Detto ciò, la bocca della statua posta centralmente si aprì e ne uscì il Basilisco. "Chi invoca il potere della creatura appartenente al nobile Ssalazar Sserpeverde?"
"Io, Harry Potter l'Erede di Sserpeverde e Grifondoro."
"Tu menti, Tom Riddle è l'erede di Ssalazar Sserpeverde."
"Io non mento, Tom Riddle ha trassferito parte di lui in me."
"Perché ossi chiamare il Bassilissco?"
"Volevo proporti un'alleanza."
"Continua mi hai incuriossito."
"Tom ti ssta ssfruttando, non è mai venuto qui a trovarti vero? Io a tempo debito potrei lassciarti libero a qualche condizione e potrei venire a trovarti."
"Perché dovrei crederti?"
"Non devi farlo sse non vuoi."
"Diciamo che ti credo, cossa vuoi in cambio."
"Un tuo dente."
"In cambio della libertà?"
"Ssì, ma dovrai asspettare ancora un po'."
"Va bene, per il dente ne troverai uno vicino alla ssettima sstatua. Addio Harry Potter, conto che ci rivedremo."
"Ssicuramente, grazie."
Detto questo Harry si voltò e si incamminò verso la settima statua, mentre il Basilisco si ritirava dentro la bocca di Salazar Serpeverde; Ron e Hermione, invece, erano ancora nascosti. Harry si avvicinò alla statua a forma di serpente e vide un bel po' di denti aguzzi accatastati, decise di prenderne qualcuno in più: potevano sempre servire. Si diresse poi dagli altri due, "Miseriaccia Perce cosa è successo?" "Sta tranquillo Ron, va tutto bene. Ora, però, dobbiamo muoverci!" detto questo s'incamminò a passi veloci verso l'uscita trascinandosi dietro Ron, impaurito e Hermione.
"Camera dei Ssegreti, il tuo sscopo è sstato raggiunto, ora chiuditi." Il rubinetto si mosse, celando l'entrata della Camera. "Cosa dovevi fare? Perché hai aperto la camera?" Chiese spazientita Hermione mettendosi di fronte ad Harry. "L'ho appena chiusa, il Basilisco non disturberà nessuno." "Perché fai tutto questo? A cosa ti servono i denti del Basilisco?" domandò curioso Ron.
"Odio tenervi all'oscuro di tutto, ma è necessario." Harry fece per andarsene, ma fu fermato da Hermione. "No! Ora tu ci dici che cosa stai architettando!" "Va bene- si rassegnò Harry- ma non qui, andremo in un altro posto poco conosciuto di Hogwarts, non dobbiamo essere visti perciò tutti qua sotto!" disse mentre tirava fuori il mantello dell'invisibilità. "Un mantello?" chiese Hermione. "No, il Mantello" e se lo mise addosso.
"Miseriaccia quello è il mantello dell'invisibilità!" "Sì e ora forza, tutti qua sotto!" disse il Prescelto coprendo anche gli altri due. Nei corridoi di Hogwarts i tre camminavano in silenzio, cercando di fare il meno rumore possibile; incontrano un paio di volte Mrs Purr e dovettero addirittura trattenere il respiro per evitare che la gatta li seguisse. Svoltarono nel corridoio a destra del settimo piano e si tolsero il mantello. "Ma questa è..." "la Stanza delle Necessità." concluse Hermione. "Già, entriamo!" detto questo passò tre volte davanti alla porta ed entrarono.
La stanza era abbastanza grande, anche se quello che colpiva tutti e tre non era la grandezza, ma il fatto che fosse stracolma di oggetti d'ogni sorta. C'erano scatole e mobili accatastati che formavano degli alti cumuli. "Allora ci vuoi spiegare il perché di tutto questo?" domandò Hermione storcendo il naso. "Devo distruggere un cosa, ma prima devo trovarla e voi mi aiuterete." "Perché dovremmo farlo?" replicò il rosso. "Ne vale la vita di tutti." "E va bene." esclamò Hermione "Cosa stiamo cercando?" "Una tiara" "Una tiara- ripetè Ron- e tu pensi di trovarla qua dentro? Ci vorranno ore!" "Allora è meglio iniziare, non credi?" rispose lui. "Bene dividiamoci, tu e Ron andate a destra io vado a sinistra, se la trovate sparate scintille blu."
Harry, così, s'incamminò verso sinistra, mentre gli altri due nella direzione opposta. Il Prescelto si faceva largo tra le scatole, ma non sentiva ancora niente: prima di distruggere l'Horcrux che era dentro di lui, riusciva ad avvertire gli altri, ma non si aspettava di certo di avere questa capacità, visto che non lo era più. Perlustrò in lungo e in largo tutta la sua zona, decise poi di raggiungere Hermione e Ron per comunicare loro che non aveva trovato niente. "La tiara?" chiese il rosso. "Vieni a cercarmi ." "No, ma aspettate un secondo." "Ssono qui..." "La sento!" disse correndo verso il muro opposto alla porta.
"Cosa? Cos'è che senti?" chiese Hermione seguendolo. "Trovami..." "Deve essere qui!" disse il ragazzo mettendo l'orecchio destro contro la parete. "Tom, cosa..." "Ma certo è qua!" disse lui indicando il muro. "In realtà è il muro." "Lo so Ron, devo solo capire come arrivarci." Hermione e Ron si guardarono straniti e la ragazza gli chiese dolcemente: "Tom che cosa senti?" "Sento che è qui! E' difficile da spiegare, ma certo ho trovato!" "Cosa?" chiese il rosso. "Mostrati." disse solamente lui, fu così che il muro iniziò a tremare e le mattonelle a cadere, fino a che con esse cadde anche un diadema.
La tiara era luccicante e argentea, tranne per uno zaffiro incastonato che le dava un tocco di eleganza in più. Harry diffidò del fatto che fosse così semplice e disse agli altri due: "Allontanatevi!" "Tom, non credo che sia una buona idea." Replicó Hermione. "Lo so." Disse lui prima di ripetere, sussurrando: "Rivela i tuoi ssegreti." La tiara girò tre volte su se stessa, prima di sollevarsi in aria e ricadere a terra; Harry a quel punto la prese e sentì una scossa dentro di lui, decise di nasconderla in tasca applicando un incantesimo di Estensione e di portarla sempre con lui finché non l'avesse distrutta.
Poi si riavvicinò a Ron e Hermione e disse: "Scusate." "Perché ti sc..." Incarceratus!" e li legò: "Tom che stai facendo?" chiese Hermione, dimenandosi tra le corde. "Sei impazzito?" Domandò Ron terrorizzato. Lui puntò la bacchetta vicino ad entrambi e scandì bene: "Oblivion."
Spazio Autrice:
Eccomi qua con il capitolo tanto atteso! Lo so, lo so è corto, ma è essenziale perché è l'inizio della ricerca degli Horcrux! Che ne pensate?
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Harry Potter e l'Intreccio del Destino
FanfictionDi quando Harry Potter perse tutto e gli venne data una seconda possibilità. Il ragazzo si ritroverà in una dimensione parallela in cui appenderà destabilizzanti verità, sarà in grado di superare i pericoli, guadagnare la fiducia di quelli che un te...