Biglietti da Nessuno:

3.6K 153 198
                                    

Dedico il capitolo ad @AntoniaDascalescu che ha indovinato! Buona lettura....



Sala del Trono, Riddle Manor

Voldemort era arrabbiato, eccome se lo era. Da oramai quasi una settimana non aveva più notizie di Harry Potter e per di più Draco aveva rifiutato la sua offerta ed era svanito apparentemente nel nulla. Naturalmente il Signore Oscuro aveva già provveduto a punire seriamente Lucius Malfoy, ma non si dava pace; nonostante ciò Draco poteva anche aspettare: era Harry Potter la sua priorità.

Voldemort si alzò dal trono e camminò fino al centro della Sala, scrutò poi i suoi Mangiamorte e domandò loro: "Qualcuno sa qualcosa del grande Harry Potter?" Il tono del Lord era molto minaccioso e carico di disprezzo. I Mangiamorte tacquero, dopo non molto però Bellatrix prese la parola: "Mio Signore, pare si trovi ad Hogwarts. Noi non sappiamo..." "Basta così Bella, è sufficiente per capire che questi idioti non sono stati in grado di portarmi il ragazzo; perciò vorrà dire che me ne occuperò personalmente." 

Titubante Lucius Malfoy chiese: "Cosa ha intenzione di fare?" "Non credo possa riguardarti Lucius." rispose tagliente Voldemort, poi si rivolse alla sua prediletta: "Bella, cara, ho un piano; ma bisognerà attendere ancora un po'. Tu sai già come agire nei prossimi giorni. Ora fuori! Tutti!" Detto ciò il Signore Oscuro si rimise a sedere sul trono e aspettò che tutti i suoi seguaci se ne fossero andati per poi immergersi nei pensieri più Oscuri: non si sentiva infatti protetto e doveva provvedere al più presto.




Hogwarts, Stanza di Difesa contro le Arti Oscure del Primo Piano

Harry varcò la soglia e venne investito da un lanciante dolore alla cicatrice, tanto da farlo gemere. Si ricompose però in fretta e si appoggiò a uno dei banchi, mentre la combriccola formata dai Malandrini, mogli e figli entrava. Harry guardava in basso cercando di non pensare al dolore che gli stava facendo perdere il controllo.

"Perché sei scappato?" chiese Sirius irriverente, senza però ricevere alcuna risposta dal ragazzo, che non lo guardava nemmeno in faccia. "Potresti rispondere Harry." lo ammonì il padre, ma il figlio continuò a guardare in basso. Allora in uno scatto James gli si avvicinò e gli alzò la testa urlandogli: "Rispondi! Piombi qui dopo anni che io, che Lily ci siamo lasciati tutto alle spalle; che abbiamo provato a dimenticare e non dici niente!" 

Harry allora alzò lo guardò freddo, quasi assente e gli rispose sarcastico: "Commovente, davvero." "Harry tesero, forse tuo padre è stato un po' brusco; ma potremmo parlare da qualche altra parte, in giardino per esempio?" Harry non rispose e si limitò a seguire la madre e gli altri fuori da quell'aula buia. Durante tutto il tragitto nessuno osò parlare.

Arrivati in giardino si sedettero su alcune panchine prossime alla Capanna di Hagrid e di fronte al Lago Nero. Lily guardò il figlio e chiese per spezzare la tensione: "Ehm allora tesoro di che cosa vuoi parlare?" "Dovrei domandarlo io a voi." rispose il ragazzo nascondendo il dolore. "Che ne dici se ti facessimo una domanda a testa?" Senza aspettare risposa si intromise Sirius che gridò: "Inizio io!- ricevendo un'occhiataccia da Remus, ma continuò- perché sei così scontroso, lo sei sempre stato?" 

Il Prescelto alzò lo sguardo e con occhi penetranti e maledettamente vuoti si limitò a dire: "Sono dovuto crescere, forse troppo in fretta, ma l'ho fatto; dovevo farlo." I genitori si scambiarono occhiate preoccupate e James chiese: "In che senso sei cresciuto troppo in fretta?" "Ho dovuto affrontare situazioni che un ragazzo della mia età si sarebbe solo sognato." replicò Harry, poi toccò a Lily: " Vuoi conoscerci meglio immagino, vuoi conoscere meglio anche tuo fratello e tua sorella. Cosa possiamo fare per riallacciare i rapporti?" 

Harry Potter e l'Intreccio del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora