Certi amori fanno giri immensi

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Abbottono la camicia bianca mentre Ignazio è alle mie spalle e mi stampa un bacio sulla guancia

Igna<<che beddo sei...

Io<<ma va! >> mi volto stampando un bacio sulle sue labbra.

Afferro poi la sua mano e la stringo nella mia prima di lasciare la stanza per andare a cena.

Non mi rendo neanche conto di trovarmi nel ristorante con le nostre dita intrecciate, per la prima volta ci sentiamo più a nostro agio davanti agli altri, meno condizionati da tutto.

Ci sediamo l'uno di fronte all'altro, ogni tanto le mani si sfiorano mentre mangiamo, gli occhi si cercano e, quasi timorosi, deviano lo sguardo.
È probabilmente un modo nostro per comunicare, senza stupide battutite e commenti inappropriati: un piacevole silenzio regna tra noi.

Io<<mi vuoi fare ingrassare eh? >> gli dico dopo che ci siamo alzati dal tavolo dirigendoci nel giardino esterno.

Igna<<ma se stai benissimo, scimunito sei>> mi risponde  dandomi una pacca sulla spalla

Io<<comunque grazie...era tutto buonissimo >> sorrido prima che avvolga un braccio attorno al mio collo. E mi tiene così, stretto stretto a lui, la sua guancia contro la mia tempia

Sorrido riuscendo a sollevare il volto fissandolo, occhi dentro occhi. Finalmente vedo quegli occhi scuri luccicare, il velo di preoccupazione che li velava fino a qualche ora fa è scomparso lasciando spazio alla dolcezza

Mi sollevo appena sulle punte dei piedi per baciarlo sul naso in modo da farlo sorridere a quel gesto

Igna<<forse riusciamo a dirci di più con i gesti che con le parole...non trovi? >>

Io<<sì, decisamente>> le nostre mani si intrecciano seguendo una strana attrazione che ci lega.

Io<<è che i gesti compensano le parole...quelle vere che non si riescono a dire>> continuo a dire riscomprendo quanto mi renda spontaneo il suo essermi vicino.

Igna<<è che i pensieri sono difficili da spiegare delle volte...anche comprenderli è difficile >> mi faccio più vicino a lui quasi a volergli dire che so di cosa parla.

Non dico nulla, ancora una volta lasciamo che quell'attimo importante per esternare tutto passi silenzioso lasciando dentro un senso di sospensione.

Mi limito a sorridere e a stringere ancor più le sue dita tra le mie.

Passeggiamo lentamente nonostante avverta che ci sono delle cose non dette fra noi,  la sento quella leggera tensione che ci porta a mentenere sempre un po' le distanze, a non lasciarci andare del tutti.

Quando torniamo in camera però non riesco più a mantenere le distanze, Ignazio mi attrae, mi rende vulnerabile e incapace di razionalizzare tutto.

Io<<vado a lavarmi e torno...>> sussurro sperando che una doccia fresca possa aiutarmi

Ignazio entra poco dopo in bagno mentre l'acqua bagna il mio corpo, il vetro trasparente della doccia non lascia nulla all'immaginazione e provo a dargli le spalle per non sentirmi a disagio.

Mi avvolgo in fretta nell' accappatoio senza dire nulla e lo vedo spogliarsi sotto i miei occhi.
Deglutisco a vuoto imponendomi di non fissare troppo quel corpo che sogno ogni notte, la cui pelle immagino sfiorare la mia.

Esco da lì con un groppo in gola, bevo un bicchiere d'acqua, indosso gli slip e un pantalone del pigiama per poi uscire sul balconcino.

Ho quasi paura di quello che provo, un mix tra amore e attrazione, qualcosa che  va oltre le logiche...ho sempre odiato le cose che sfuggono al mio controllo, ho sempre razionalizzato ogni cosa cercando di metter al secondo posto l'amore, quello che provo per lui.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora