Piccolo Pumba

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Torniamo a casa con la gabbietta di un coniglietto tra le mani. Il regalo per la piccola Chiara, un regalo che avevo promesso a Ignazio di scegliere con lui e, si sa, le promesse vanno mantenute.

Mi ritrovo a guardare quella palla di pelo grigia, è un coniglio nano, terribilmente tenero.

Igna <<a Chiara piacerà troppo>> sorride

Io <<già...non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando la porterai qui e lo vedrà>>

Ignazio mi passa una mano sulla spalla come a volermi dire che le piacerà tantissimo.

Di noi non abbiamo parlato, stamattina non me la sentivo di parlargli della reazione che avuto ieri anche perché non saprei cosa dirgli. È abbastanza ovvio che volessi del tempo per me, volessi staccare la spina da tutto e tutti.

Un brivido di freddo mi attraversa e mi ritrovo ad andare in camera per prendere una felpa.

Igna <<hai freddo?>>

Io <<tu no?>> ribatto guardandolo

Igna <<no...ieri sera hai preso troppo freddo>>

Io <<sto bene...

Igna <<ma se stanotte eri un ghiacciolo>> mi mordo una guancia per non sorridere ripensando alle sue braccia forti e calde che mi hanno tenuto stretto tutta la notte senza chiedere nulla ma dandomi la forza per alzarmi con il sorriso oggi.

Ignazio mi passa le dita tra i capelli scompigliandomeli.

Igna <<vieni qui...ascoltami un attimo >> mi trascina sul letto sedendosi al mio fianco

Igna <<forse ho sbagliato i termini ieri...non so probabilmente fammi capire ma...

Io <<non devi giustificarti...

Igna<<devo giustificarmi perchè sei la persona a cui tengo di più, so che hai bisogno dei tuoi spazi, di tempo per te, so come sei fatto Piero e sono qui, sono e sarò sempre qui...al tuo fianco. Ho sbagliato i termini Piero, volevo solo dire che io e Ilenia ci siamo amati tanto in passato e non posso negarlo ma tu...tu sei qualcosa di meraviglioso, mi hai fatto davvero capire cosa vuol dire avere accanto una persona che sa affiancarmi, amarmi e rispettarmi come nessuno farebbe mai...ogni giorno capisco quanto tu sia fuoco e ossigeno per me>>

Io <<mi dispiace averti fatto preoccupare ieri...

Igna <<non importa...

Io <<importa perché farti star male è l'ultima cosa che volevo ma...mi sono sentito ferito>> stiamo parlando finalmente da persone mature e già questo è un passo avanti

Igna <<ero nervoso, rivedere Ginoble mi ha messo agitazione, non voglio che pensi sia ancora innamorato di Ilenia, non voglio farti dubitare dei miei sentimenti per te>>

Io <<ho agito d'impulso e lo rifarei perché avevo bisogno di quella solitudine>> ammetto lasciando che possa accarezzare il contorno del mio volto.

Igna<<ti amo...tantissimo e il fatto che ieri ho chiamato Ginoble disperato te lo conferma>> sorrido annuendo.

Ignazio si avvicina a me per baciarmi.
Elettricità.

Le labbra si accarezzano, si mordono,  le lingue giocano tra loro lentamente,  le salive si mescolano come i respiri, il cuore martella nel petto e mi ritrovo disteso con Ignazio sopra di me a togliermi il fiato.

Io <<ti amo da morire...>> sibilo senza fiato scosso da un brivido che non so se sia di freddo o di piacere. Ignazio sorride sulle mie labbra, si stende al mio fianco per stringermi forte a sé

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora