Parole non dette e provocazioni

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Ignazio mi guarda, io lo guardo, percepisco che non si aspettava un simile atteggiamento da parte mia.

Igna <<sei impazzito! Presentarti così a casa mia con Ilenia in casa>> mi dice continuando a fissarmi

Io <<non credo di aver fatto nulla di male...un collega che vuole parlare con l'altro di musica non è così scandaloso no?>>

Igna <<come no...si può sapere che vuoi?>> usa un tono freddo ma l'avevo messo in conto

Io <<in realtà niente, volevo vederti>> sorrido guardandolo

Igna <<sono stato chiaro Piero stamattina>>

Io<<sì certo ma a me andava di vederti Ignà,  che posso farci>> stringe le labbra, non capisco se lo fa per non sorridere o perché in imbarazzo o perché davvero gli sto dando fastidio.

Igna <<ora mi hai visto, posso andare>> scuoto il capo prendendo la sua mano nella mia

Io<<aspetta...

In questo contatto di mani sento l'energia che corre dal suo corpo al mio e dal mio al suo,  è una forza buona, pura, un tocco così intenso pur essendo dolce

Igna<<che vuoi eh? >> torna freddo allontanandosi da me

Io<<dimmi perché non glielo hai detto...perché non glielo hai detto Ignazio, perché? >> dico sincero

Igna<<voglio veder fin dove arriva e poi non sono cose che ti importano...

Io<<sono cose che riguardano te e tu mi importi Ignazio >>

Igna<<non mi interessa Piè >> sospiro cercando di agire con calma

Io<<senti...magari ho sbagliato ma possiamo parlar...

Igna<<non mi va di sentirti Piè né di vederti, lo capisci? >>

Io<<ti basta così poco per mettere un punto a tutto allora...>> lo provoco, so che Ignazio non ha intenzione di spezzare i legami tra noi o almeno non del tutto

Igna<<non sto mettendo alcun punto Piè, voglio solo che mi lasci in pace ok? E poi il lavoro va lasciato fuori da questo, sei sempre il mio collega>> è molto più dolce il suo tono, fa venir voglia di rubargli un bacio.

Sorrido guardandolo

Io<<non ti libererai di me...

Ignazio scuote appena il capo, mi sembra quasi di vederlo un timido sorriso sulle sue labbra

Igna<<ora vai...

Io<<pranziamo insieme domani? >>azzardo

Igna<<no, non ce la faccio ora Piè...è meglio star lontani>>

Io<<va bene, tanto ho imparato a farmi da parte>> mi spunta probabilmente sul volto un sorriso amaro.  Non so più che dirgli, Ignazio annuisce e se ne va senza dirmi nulla, mi lascia con un gran vuoto nell'animo, con il suo buon odore nella macchina.

Torno a casa, le lacrime vengono trattenute fin quando non mi ritrovo  solo e sul mio letto, mi lascio andare a lacrime e sospiri, torna a farsi strada un forte mal di testa, tanto forte da portarmi a dormire con gli occhi ancora gonfi.

Il problema è che i giorni senza Ignazio al mio fianco passano lentamente, passano lasciandomi ogni sera un vuoto e ogni mattina i ricordi di quel sogno così piacevole che mi tormenta ogni notte che sono lontano da lui.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora