Dolcezza e decisioni

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Chiudo gli occhi assalito dal mal di testa e appoggio la testa contro il divanetto della hall su cui sono seduto.

Ho consegnato il budget della camera e dovrei tornare a casa, sto solo aspettando che il dolore mi dia tregua.

Dopo diversi minuti avverto una mano sul mio braccio, riconosco quel tocco e apro gli occhi trovando Ignazio intento a fissarmi

Igna <<tutto bene?>> annuisco senza dire nulla

Igna <<seguimi dai...>> vedo che prende la mia valigia e si allontana.
Mi alzo di scatto avvertendo le tempie pulsare ma ci do poca importanza e mi affretto a seguirlo

Io <<lascia stare! So portarmela una valigia>> non mi ascolta o meglio fa finta di non sentire. Sistema il mio bagaglio nella sua auto per poi porsi alla guida

Igna <<sali o no? >> sbuffo ma di fatto vorrei sorridere.

Mi pongo al suo fianco prima che parta.

Igna <<possiamo parlare ora...

Io <<di che vuoi parlare? Il concerto è stato un successo...>> faccio il finto tonto

Igna <<lo so...sei ancora arrabbiato con me però>>

Io <<perché per te è normale tutto questo?>> sussurro avvertendo quel dolore alle tempie aumentare.

Igna<< non è come credi...non significa che perchè tratto Ilenia in modo affettuoso sia innamorato di lei>>

Io <<il problema è che tu cerchi le sue attenzioni Ignà e le cerchi anche in mia presenza...permetti che mi pongo due domande? >> siamo più calmi entrambi e il fatto di aver capito dove mi sta portando mi rilassa.

Igna <<è normale che sei geloso...

Io <<le gelosia è l'ultimo dei problemi...

Ignazio dice qualcosa ma non lo ascolto, il mal di testa è così forte che mi fa accasciare sul sedile

Io <<fermati Ignà...

Igna <<ehy...>> mi stringe leggermente il ginocchio

Igna <<mi fermo tra due minuti a un'aria di sosta...ce la fai?>>

Io <<ho bisogno di prender un' aspirina...

Ignazio non mi risponde, guida fino a una stazione di servizio e subito scende dall'auto.

Igna <<hai le medicine in valigia?>>

Io <<sì...

Chiudo gli occhi e lascio far tutto a lui, è solo un tocco leggero sulla spalla a farmi muovere.

Prendo il medicinale e ritorno a rilassarmi contro il poggia testa del sedile

Igna <<ti è capitato anche l'altro giorno...

Io <<è lo stress da tour...non sono abituato e poi discutere non credo mi aiuti>>

Ignazio accarezza la mia gamba, le dita si muovono dal ginocchio alla coscia facendomi tranquillizzare

Igna <<non voglio discutere ma dobbiamo parlare per capirci...non ora però eh>>

Io <<sì...ora mi passa tranquillo>>

Ignazio riparte, mette un po' di musica in sottofondo ed è così che mi addormento.

Mi sveglia dopo un paio d'ore e, come mi aspettavo, mi ritrovo alla sua casa al mare.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora