Tra una canzone e l'altra

433 27 8
                                    


L'unica cosa che sento da due ore è la musica che proviene dallo stereo dell'auto di Ignazio...lui non parla, è fin troppo taciturno e devia lo sguardo ogni volta che cerco di guardarlo.

Non so cosa gli passa per la testa né oso chiederglielo...almeno non ora.

Fisso la strada davanti a me man mano che il sole tramonta e senza che me ne rendi davvero conto mi ritrovo a guardare il mare che si fa sempre più vicino

Io<<stiamo andando davvero?>> chiedo tra lo stupito e il curioso

Ignazio si limita ad annuire anche se posso cogliere chiaramente quel sorrisino sulle sue labbra

Trattengo a mia volta un sorriso prima di trovarmi davanti a un villino poco distante dal mare

Ignazio scende dall'auto e faccio altrettanto seguendolo subito in casa con il mio borsone

Io <<wow...mi piace>> sorrido guardandomi attorno.
È tutto molto semplice: una modesta cucina, un divano e nient'altro, le pareti sembrano da poco pitturate e la leggera brezza del mare entra dalla finestra appena Ignazio la apre.

Igna <<ti faccio vedere il resto>> lo seguo in silenzio nella camera da letto, noto che anche qui non c'è molto se non un letto matrimoniale e un comodino. Anche il bagno è modesto ma decisamente molto curato nello stile.

Igna <<ora ti faccio vedere un' altra cosa>> dice trascinandomi nell'ultima stanza e...cavolo, non credo ai miei occhi.

Io <<è meraviglioso...

Guardo le pareti giallo limone, gli strumenti musicali sparsi ovunque in quel piccolo studio. Una marea di spartiti sul tavolo e quella tastiera che sembra nuovissima

Io <<è stupendo Ignà>> sorrido accarezzando il suo braccio.
Ignazio devia lo sguardo appena provo a scontare i suoi occhi con i miei

Igna <<non è niente di che>> la fa breve lasciandomi solo in questa stanza.

Ho bisogno di capire cosa gli sta succedendo ma, al tempo stesso,  non voglio sembrare troppo invadente.
Resto diversi minuti a osservare le varie chitarre, sfoglio qualche spartito ma non riesco a esser tranquillo, il pensiero che Ignazio possa star male mi manda fuori di testa.

Mi allontano da quella stanza, lo guardo steso sul letto, gli occhi socchiusi e i capelli un po' spettinati.
Mi avvicino, in silenzio tolgo le scarpe per poi stendermi al suo fianco

Io <<non tenerti tutto dentro...>> sibilo lasciando che i suoi occhi stanchi e rossi trovino i miei

Igna<<non voglio farti soffrire...

Io <<mi fai soffrire se ti vedo così...sei distante e schivo...

Igna <<non è nulla...passa Piero, vedrai>> sospiro non capendo pienamente il senso della frase

Igna <<ti piace casa mia?>>

Io <<è tua?>> annuisce con un sorriso un po' spento

Igna <<è un acquisto recente...mi aiuterai ad arredarla come si deve?>>

Io <<certo...se a te fa piacer...

Igna <<sei il primo che porto qui e probabilmente anche l'ultimo...è un luogo molto intimo e personale >> sorrido avvicinando il mio volto al suo stampandogli un bacio sulle labbra

Igna <<ti amo...

Io <<anche io Ignà>> accarezzo la sua guancia, mi sembra così fragile e al tempo stesso così forte

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora