Corrispondenze

441 18 4
                                    

Sabato pomeriggio, appisolato stanco sul letto, dopo una intensa mattinata di prove mi concedo un poco di serenità.
Ignazio è al mio fianco, mi supporta come meglio può anche se so che si sta annoiando a star qui senza far nulla.

Domani sarà domenica e finalmente potrò dedicare del tempo esclusivamente a Ignazio.

Igna<<stasera usciamo o sei stanco? >> mi chiede proprio quando sto per addormentarmi

Io<<non lo so…

Igna<<ma almeno mangiamo vero? >> annuisco con un sorriso allungando la mano sul suo addome.
Tamburrello il suo ventre con le dita della mano mentre sono certo che stia sorridendo

Io<<il mio mangione>>

Igna<<anche tu sei di appetito, non dare la colpa a me>> lo dice con quella voce da bambino che mi fa sempre scoppiare a ridere senza motivo.
Non lo so perché, Ignazio mi fa ridere, mi ha sempre fatto ridere

Igna<<ma quanto sei scemo >> lo sento dire ridacchiando

Io<<mi fai ridere, che posso farci. Sei sempre stato così >> ammetto voltandomi a guardarlo.
I miei occhi trovano i suoi, non so se ci siamo voltati contemporaneamente o se mi stava già guardando, certo è che il suo sguardo mi da un senso di benessere e di emozione al tempo stesso

Igna<<secondo te il fatto che siamo stati per tanti anni solo amici rende migliore il nostro rapporto? >>
E poi è così, mi fa ridere e l'istante dopo mi fa pensare

Io<<non lo so, è un argomento spinoso questo. Perché per me non sei mai stato solo un amico e un collega ok? Mi piacevi da pazzi ma non sapevo neanche io dar un senso a quello che provavo, non ne ero neppure consapevole. Poi ho capito che ti amavo, anche tanto…

Igna<<per me è diverso però, per me sei stato un amico per molto tempo, provavo qualcosa per te ok? Qualcosa di unico, forse anche amore ma neanche me lo ponevo il problema, poi è arrivata Ilenia, c'era amore, passione, felicità, Chiara…poi non so, la vicenda di Alessia ha cambiato tutto. Esistevi solo tu…esisti solo tu>>

Non so che dire, quelle parole confuse forse come i suoi pensieri, senza grandi nessi tra un evento e l'altro ma così vere mi fanno avvicinare a lui, pian piano. Un leggero sfiorare di labbra rende tutto più intenso, è solo il mio modo, il nostro modo per dirci che ci siamo l'uno per l'altro.

Igna<<ho bisogno di te e domani sarai solo mio vero? Niente teatro>>

Io<<esattamente, ritieniti fortunato>> sussurro sulle sue labbra prima che mi venga in mente qualcosa che possa rendere Ignazio più contento

Io<<te la senti di guidare fino alla casa al mare adesso? Domani potremmo suonare, cantare insieme, fare una passeggiata al mare e cucinare qualcosa di buono>> so che mi ha chiesto ripetutamente di andare via da qui, di prenderci del tempo per noi e questa è l'unica cosa che mi sento di fare ora vista la nostra situazione

Igna<<non stai scherzando vero? E me lo chiedi…ovvio che mi va, talpa mia>> lo vedo subito alzarsi entusiasta, ecco il mio Ignazio, vivo, energico, pieno di voglia di sorridere.

Inizia subito a preparare la valigia facendomi ridere

Igna<<prima partiamo e più tempo possiamo stare no? Muoviti, pigrone>>

Io<<io pigrone? Domani ti sveglio alle sei per andare a correre sulla spiaggia, non scappi eh>> ridato alzandomi e mettendo nella sua valigia anche un poco della mia roba.

Igna<<domani vediamo,ma se sorridi in questo modo non riesco a dirti di no>>

Io<<vedi che non ci casco capito? Non servono a molto con me i complimenti>> Ignazio ride, sento le sue braccia stringermi i fianchi mentre la mia schiena aderisce al suo addome

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora