Come un bambino felice

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Guardo Ignazio dormire, è così bello e sereno quando riposa e io...non lo so, è qui da due giorni e ho recuperato tutto il sonno e la stanchezza dormendo stretto al suo corpo forte.

Accerezzo d'impulso il contorno della sua guancia, adoro vedere le sue ciglia lunghe e scure che gli ricoprono gli occhi chiusi.

Lentamente lui apre gli occhi e inizia a guardarmi prima di accarezzarmi la guancia

Igna <<buongiorno...

Io <<ciao Ignà, beddo>> gli sussurro baciandolo sul mento.

Ignazio sorride e mi stringe al suo corpo, sento il suo braccio dietro la schiena e mi abbandono in questo abbraccio arrivando a intrecciare le mie gambe alle sue

Igna <<amore mio...

Io <<non so come farei senza di te Ignà...

Mi stringe così forte che il mio petto sembra entrare nel suo eppure mi sento a casa, mi sento nell'unico posto in cui vorrei essere.

Igna <<sei l'unico che voglio vicino...l' unico a cui ho pensato quando ero a Bologna>> sospiro e lo bacio sul collo senza dirgli che lo amo da impazzire

Io <<fai male a pensarmi troppo sai? >> lo sento ridacchiare appena ma mi tiene sempre contro il suo corpo.

Igna <<è che stavo a casa nostra ed era ancor più difficile non pensarti e poi Chiara ha chiesto di te mentre ero a cena con lei e Ilenia>> mi allontano appena guardandolo

Io <<sei stato a cena da lei?>>

Igna <<sì perché?>>

Io <<così...in due giorni non mi hai detto nulla di questo fatto>>

Igna <<perché non lo trovo così importante da dirtelo>>

Io <<per me è una cosa che va detta invece...

Igna <<parli tu che non rispondevi neanche al telefono,Piero. Io non so tu che hai fatto in questi giorni...

Io <<un bel niente, niente. Sono stato qui e in palestra tutti i giorni, questi giorni ti ho pensato tanto, ho pensato a noi, ma tanto a te che minchia importa>> dico nervoso e sto per alzarmi se non fosse che lui mi afferri da un braccio e mi spinga una mano sul petto facendomi stendere.

Igna <<mi importa...eccome>> sussurra prima di premere le labbra sulle mie quando sto per ribattere.

Lascio che la mia lingua trova la sua, mi abbandono a quel bacio che sa di dolcezza e amore, sento di appartenere a qualcosa di più grande di noi, un qualcosa che è capace di riempirmi il cuore.

Igna <<ho una sorpresa per te...dobbiamo andare in un posto ora>> mi sussurra baciandomi poi a stampo sulle labbra

Io <<non portarmi a casa...

Igna <<mi sottovaluti...so che ti piacerà dove andremo>> sorrido restando a fissarlo per minuti infiniti.
Pian piano quello sguardo si fa sempre meno serio e ci porta a scoppiare a ridere come se il resto non esistesse.

E non lo so perché ma davvero con lui, da quando é qui, tutto è più facile nonostante non sia ancora in grado di affrontare dei miei mostri interiori.

Ignazio è di parola, davvero dopo colazione mi fa preparare la valigia e mi fa lasciare quella camera.

Sto per andare a fare il check-out ma lui mi stringe un braccio

Io <<torno subito...

Igna <<ho già saldato tutto tranquillo, dobbiamo solo portare il budget>> lo guardo confuso ma in realtà lo seguo, lo seguo fin in auto e resto in silenzio fin quando non usciamo dal traffico di Roma.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora