Una strana atmosfera

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Rido sorseggiando il secondo bicchiere di vino bianco mentre davanti a me ho un piatto di fettuccine allo scoglio.

Gianluca e Ignazio, entrambi al mio fianco, fanno altrettanto.

Una strana atmosfera sembra riportarci indietro di anni, lì dove tutto era più facile, dove eravamo capaci di far sempre prevalere la musica, le nostre passioni, anche a costo di mettere da parte le famiglie e l'amore.
Mi sembra di esser tornato ragazzino o forse sono solo loro a darmi quella spensieratezza che spesso mi manca e che, altrettanto spesso, mi nego per dedicarmi al teatro, a Ignazio, a farmi quattromiladuecento problemi,a dimostrare sempre di essere all'altezza di tutto.

È strano vedere Gianluca e Ignazio uno di fronte all'altro, senza battibecchi, senza malumori, senza aver paura di essere ferito dall'altro.
Sarà che nessuno dei due sta parlando dei propri problemi personali, sarà che entrambi hanno capito che farsi la guerra non porta la pace, sarà che, semplicemente, vogliono rendermi felice.

Igna<<vi va se andiamo a prendere un cornetto caldo tra poco?>>

Gian <<quelli si mangiano a mezzanotte sai? Non prima di mezzanotte>> ridacchia

Igna<<puntiglioso sei! Vorrà dire che aspetteremo la mezzanotte e poi possiamo fare serata in qualche locale>>

Io<<no ragazzi vi prego, domani alle otto devo essere in teatro. Vada per il cornetto e basta >>

Gian<<Barone, sembri un sessantenne delle volte>> ridacchia ricevendo una pacca sulla spalla da Ignazio che lo segue a ruota.

Io<<ma è un complotto contro di me? >> borbotto simpaticamente mentre Ignazio avvolge un braccio attorno al mio collo stampandomi un bacio sulla guancia

Gian<<ma quanto siete dolciosi, mamma mia>> ridacchia

Continuiamo a parlare con calma e a ridacchiare prima che Ignazio paghi il conto e lasciamo insieme il ristorante.

Gian<<sai, mi sto occupando dei concerti estivi in radio…

Igna<<davvero? Ti piace? >>

Gian<<sì, in alcune date sarò io in diretta. Pensavo che, se ti va, potresti partecipare a qualche data, cantare qualcosa. Ovviamente con Piero, quando è libero>> dice a Ignazio. Guardo Gianluca, non mi aspettavo questa proposta e non me l'aspettavo che la facesse direttamente ad Ignazio senza dirmi nulla.

Igna<<sì…per me si potrebbe anche fare, ma ultimamente non so in che direzione stanno andando le cose in realtà>>

Gian<<non devi darmi ora la risposta, hai tempo>>

Igna<<non è questo, Gianluca, è che tra me e Piero non so se c'è ancora sintonia e voglia di cantare insieme, oltretutto lui è molto impegnato con il teatro>> parla quasi come se non ci fossi a sentirlo, resto zitto, cerco da capire che intenzioni abbia e cosa pensi.

Gian<<a luglio le date in teatro saranno già terminate, potreste benissimo esser dei nostri in una data finale>>

Annuisco quando Ignazio mi guarda, anche a me va di cantare con lui, non l'ho mai negato e questa situazione non ha cambiato i miei progetti, mi ha solo reso più distante da lui, emotivamente più lontano.

Igna<<Piè…

Io<<sì Ignà, non ti ho mai detto che non voglio lavorare con te >> ammetto vedendo un dolce sorriso sul suo volto dopo queste parole, non mi dice altro, non c'è neanche bisogno di dirmi altro.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora