Cambio città, cambio vita?

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Seduto a terra in salotto in compagnia di Gianluca.

Siamo sistemando alcune mie cose che ci sono in questa casa, Ignazio non ha perso tempo a trovarmi qualcosa a Bologna.

Gian <<sarà bello vedrai...possiamo vederci spesso così>>

Io <<insomma...

Gian <<invece sì,  ho chiesto di tornare in radio in Italia e, non è ancora ufficiale, ma potrei lavorare a RTL >>

Io <<davvero? Torni qui!>> sorrido gettandogli le braccia attorno al collo

Gian <<non vedo l'ora! Speriamo...>> accarezza affettuosamente un mio braccio

Io <<Ilenia ne sarà contenta allora>>

Gian <<non le ho ancora detto niente...non la vedo da un po' e vorrei dirglielo di persona>>

Io <<sì certo...ma ne sarà contenta vedrai>> Gianluca sospira appoggiando la testa sulla mia spalla.

Io<<vuoi parlarne?>> annuisce teneramente...non è cambiato affatto, è sempre abbastanza insicuro e decisamente smielato delle volte, anche un po' troppo sognatore

Gian <<è che non so se le piaccio davvero...

Io <<perchè?>>

Gian<<ci siamo visti un paio di settimane fa mentre eri con Ignazio in concerto e bho...non vorrei fosse solo attrazione fisica>>

Io <<quella è giusto che ci sia...lo sai meglio di me>>

Gian <<sì però ho paura che sia solo attratta da me da quel punto di vista, magari perché riesco a farla sentire più donna e sono romantico>> sospiro passando una mano tra i suoi capelli

Io <<non lo so...dovete parlarne>>

Gian <<non ne abbiamo molto modo con la piccola peste in giro...però so che comunque tra lei e Ignazio  è abbastanza spenta la passione >> deglutisco a vuoto, l'idea che Ignazio non sia solo mio fa terribilmente male delle volte...ma ora mi fa anche schifo esser la causa di tutto questo

Io<<è colpa mia Gianlù...

Gian <<perché dici così? >>

Io <<perché si sta legando molto a me...e io a lui. È proprio che quando siamo soli abbiamo un nostro equilibrio che ovviamente a casa sua non ha>>

Gian <<ci credo...con quella peste in casa>> rido dandogli una gomitata

Io <<è solo una bambina rompi scatole...

Gian <<mi spia da dietro le porte Piero...è imbarazzante. Mi fa anche domande sul perché ho meno barba di suo padre>> rido

Io <<mi fa morire>>

Gian <<sarò io a morire di infarto se dovesse comparire ancora dal nulla in camera da letto>>
Scoppiamo a ridere entrambi

Io <<se hai bisogno di star solo con Ilenia dimmelo, posso restare io da Ignazio qualche giorno e aiutarlo con la peste...vi prendete un fine settimana da soli e parlate un poco>>

Gian <<sei un amico>> faccio spallucce riprendendo a sistemare le ultime cose nei cartoni

Gian <<ti vedo strano...

Io <<è che i miei sono distaccati al telefono...hanno fatto tanto i premurosi quel giorno al concerto>>

Gian <<me lo hai detto...è una cosa buona però che vi siete avvicinati>>

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora