Ho perso tempo lontano da te

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Oggi mi sento demotivato, avvolto da un senso di malinconia quasi soffocante...non se è dato dal fatto che Serena è partita due giorni fa facendomi mancare la sua leggerezza o dalla mancanza che sento nei confronti di Ignazio o dalla paura di non sentirmi molto all'altezza di cantare con lui, di rubargli la scena soprattutto ora che ho avuto modo di dirlo a Gianluca e Serena. Con lei ho anche ritrovato una piacevole armonia negli ultimi giorni ma tutto questo comunque non basta.

Resto disteso sul mio letto,  stringo le braccia attorno al mio busto nudo preso dallo sconforto del momento, vorrei semplicemente che tutto fosse più normale, vorrei poter chiamare Ignazio a ogni ora, vorrei baciarlo quando mi va, addormentarmi con la sua testa sul mio petto e svegliarmi con il mio corpo accanto al suo...vorrei che il tempo tornasse indietro, vorrei aver capito prima di amarlo...avrei dovuto intuirlo da quando eravamo ragazzini.
Da quello strano giorno di tredici anni fa

Igna <<davvero pensi che diventeremo belli e famosi anche in italia?>> stesi io e lui su un letto di hotel di Miami

Io <<famosi sicuro Ignazio...ne sono certo e bello lo diventi sempre più,peccato che resti sempre deficiente>> il suo sorriso, le sue mani sui miei fianchi a iniziare a farmi il solletico. Io risi a mia volta e lui mi sovrastò con il suo corpo per non permettermi di fargli il solletico

Io <<scemo sei...>> ricordo che mi diede tregua, lo guardai negli occhi e sentii chiaramente il mio cuore fare una specie di capriola, come se si fosse fermato e avesse iniziato a battere più di prima.
Ci guardammo negli occhi e quasi mi sentii a disagio...

Ma forse era solo paura di scoprirmi attratto da lui.
Non ricordo molto del resto, solo che mi abbracciò, sicuramente con meno affetto di quanto faccia ora ma con la freschezza di una ragazzo di appena diciotto anni

Igna <<dormi Piero...domani abbiamo un concerto>> le sue mani ad accarezzare il mio volto...quel giorno mi accorsi di amarlo, ripensandoci sono certo di amarlo anche da prima ma quel giorno ho sfiorato una consapevolezza che per le paure e i pregiudizi ho sempre negato a me stesso.

Strizzo gli occhi lasciando cadere le lacrime sulla mia barba, un miscuglio di emozioni mi chiede il permesso di uscire e io le lascio venir fuori senza preoccuparmi di nulla.

Singhiozzo, sento la stanza riempirsi dei miei sussulti se non fosse per il suono del citofono.

Sbuffo, certo che sia il postino con l'ennesimo pacco di trucchi o vestiti per Serena

Io <<chi è? >> maschero quel groppo in gola che avverto

Igna <<sono Ignazio>> lo faccio immediatamente entrare in casa, incurante delle lacrime agli occhi, del naso rosso e gonfio, mi affido solo alla voglia di averlo qui.

Igna <<ciao...>> gli do solo il tempo di chiudere la porta che mi getto tra le sue braccia.

Igna <<ehy...

Ignazio stringe il mio corpo tra le sue forti braccia, il mio battito cardiaco aumenta in modo inaspettato per quanto sia contento di averto qui. Sono sorpreso, abbastanza incredulo e non credo di aver pienamente realizzato che mi ha fatto una sorpresa...la migliore che potesse farmi

Stringo con forza le braccia attorno al suo collo, mi accascio un po' contro il suo petto e smetto di sostenermi con le punte dei piedi.

Ignazio è qui, sostiene perfettamente il mio corpo mentre mi lascio andare a un sorriso conto il suo collo.

Igna <<amore mio...

Io<<per fortuna sei qui...

Igna <<sapevo che ti avrebbe fatto piacere>> annuisco prima che lui cammini verso il divano senza smettere di stringermi.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora