Chi vivrà, vedrà

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Sono intento a cucinare qualcosa per me e Serena quando squilla il cellulare e vedo il nome proprio del direttore della Scala

Io"pronto...Vincenzo...

Vin"Barone, ciao, sei impegnato? " il suo tono freddo come al solito mi fa trattenere il respiro

Io"no...

Vin"senti...visto i problemi che hai avuto è meglio che nella prossima opera che stiamo preparando impari una parte minore ma come ipotetico sostituito del nostro tenore"

Io"significa che non mi esibisco no? Che senso ha? " provo a restar calmo.

Vin"decidi tu...ma sappi che rifiutare significa tagliare i ponti con noi" quella risatina mi fa contorcere lo stomaco e quasi brucio le verdure grigliate che stavo preparando.

Io" ho bisogno di riflettere"

Vin" certo...me lo dici in serata allora" chiude la chiamata

Metto i piatti in tavola e chiamo Serena a mangiare.
Ha ancora i capelli bagnati a causa dello shampoo che ha appena fatto

Sere<<tutto bene? Sei silenzioso...

Io<<no...c'è credo di rinunciare al lavoro in teatro, mi ha chiamato il direttore e dovrei praticamente non esibirmi>> preferisco metterla al corrente della situazione, è una decisione che sta sempre più maturando in me e, almeno di questo, voglio renderla partecipe

Sere<<come mai? >> mi chiede mentre pranziamo

Io<<non lo so...sarà che sono stato fermo nell'ultimo periodo >>

Serena afferra una mia mano nella sua, io stringo le nostre dita trovando il lei quella serenità che in questi casi mi viene meno

Sere<<amore lo sai che ti supporterò in questa cosa vero? Sarò sempre al tuo fianco>>

Io<<lo so Sere, e sto cercando di capire cosa fare...

Sere<<troveresti lavoro ovunque per quanto sei bravo Piero, stai tranquillo>> le sorrido mentre finiamo di pranzare.

Lascio che lei sistemi la cucina mentre esco in fretta andando sul terrazzo di casa.
Ho bisogno di chiudere subito questa questione, ho bisogno di metter un punto a tutto anche a costo di trovarmi senza un lavoro.

Chiamo Vincenzo che non tarda a rispondermi

Vin"Barone...hai fatto in fretta" ride, da quasi per scontato che io accetti quella proposta così inutile

Io" sì, preferisco lasciare che ridurmi a quello che mi hai proposto" dico deciso

Vin" bene, nessuno ti trattiene tranquillo... tanto fare lo spaccone non ti porterà lontano''

Io"chi vivrà vedrà, dicono così no? "

Lo sento ridacchiare in quel modo che odio, falso e che tenta di mettermi a disagio

Vin"allora buona vita Barone" è l'ultima cosa che mi dice.

Sospiro sedendomi sul muretto e guardando il panorama, il pensiero corre a Ignazio, all'alba vista qui tra le sue braccia, alla sua proposta di lavoro...a noi.

Lo chiamo, un bisogno improvviso di sentire la sua voce mi porta a seguire l'istinto ancora una volta.

Igna"ehy..." sento la sua voce tranquilla

Io"ciao...come stai? " sussurro

Igna"bene, ho finito di pranzare poco fa e sto aiutando Chiara con i compiti "

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora