SWEET DREAM OR BEAUTIFUL NIGHTMARE? (PARTE DUE)

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"Perché sei perplesso? Qualcosa non va? Non ti piace questo posto?" domandò la ragazza sconosciuta, mentre ballava con Bucky in quella che era la pista del pub; lui tornò a guardarla negli occhi e scosse la testa, per assicurarle che non c'era nulla che non andasse.

"No, è solo che quegli uomini mi hanno rivolto un cenno di saluto, ma io non conosco nessuno di loro" rispose poi il giovane, rivolgendosi ad un tavolo occupato da quattro uomini, anche loro in divisa militare.

"Saranno semplicemente delle persone gentili, perché non dovrebbero rivolgerti un cenno di saluto? Non dirmi che sei paranoico! Adoro questa canzone, è la colonna sonora di uno dei miei film preferiti. Sono bravissimi a suonare, vero?"

"Si, sono molto bravi" disse Bucky con un sorriso, poco lontano da loro c'era un'altra coppia che ballava e lui incrociò lo sguardo con quello di un giovane biondo, che doveva avere più o meno la sua stessa età, gli rivolse un cenno per apparire particolarmente educato agli occhi della sconosciuta con cui stava passando una splendida serata; dato che il giorno dopo si sarebbe imbarcato per Londra, desiderava che ora tutto fosse solo perfetto.

Quando la musica terminò, la ragazza lo trascinò ad un tavolo ancora libero, perché voleva bere qualcosa, ma prima disse che doveva assentarsi un momento per andare in bagno.

"Tu ordina qualcosa da bere. Io torno subito"

"Va bene".

Il giovane Sergente andò un momento al bancone, ordinò due birre e tornò al tavolo con i bicchieri in mano; dopo un paio di secondi qualcuno occupò la sedia davanti alla sua e si accorse che si trattava del ragazzo biondo che aveva visto in pista.

"È carina quella ragazza, come mai non me l hai mai presentata?"

"Ci conosciamo?"

"Oh, avanti, Buck! Ma quante birre hai bevuto se non riconosci nemmeno il tuo migliore amico?"

"Steve?" chiese il più grande, rendendosi conto solo allora che quel ragazzo più alto e più muscoloso di lui era lo stesso gracilino con cui era cresciuto "ma che cosa ti è successo? Ti ho lasciato poco fa alla fiera..."

"Alla fiera? Ma di che cosa stai parlando? Qui non siamo a Brooklyn, siamo a Londra. La guerra è finita, abbiamo vinto noi. Hai bevuto davvero tanto, Buck" rispose Steve ridendo, si alzò per raggiungere Peggy e diede una pacca sulla spalla destra al suo migliore amico.

Quando la ragazza tornò dal bagno, trovò il suo accompagnatore piuttosto pallido e gli chiese che cosa fosse accaduto durante la sua assenza.

"Dove ci troviamo?"

"In un pub"

"Si, ma in quale città siamo?"

"A Brooklyn, Bucky"

"Io non ti ho mai detto il mio nome, come fai a saperlo? Come ti chiami?"

"Charlotte"

"No, tu non puoi essere Charlotte" rispose in un soffio Barnes, riconoscendo solo in quel momento la sua ex compagnia, anche se faceva fatica ad identificarla con quella sconosciuta; si alzò barcollando ed uscì per strada, da solo, fermandosi in un vicolo cieco, lasciandosi cadere a terra.

Si coprì il volto con le mani, passandole poi entrambe nei capelli castani, incapace di capire quello che stava accadendo.

Dopo aver ritrovato il proprio autocontrollo si alzò in piedi, mosse pochi passi e poi sentì la terra tremare sotto i propri piedi; Bucky abbassò gli occhi sui ciottoli ma prima che potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo precipitò in quello che era un baratro nero, apparentemente senza fondo.

Provò ad aggrapparsi ai ciottoli della strada, per risalire, ma si sentì afferrare per la caviglia destra; giurò di vedere quello che sembrava un tentacolo rosso prima cadere definitivamente nel vuoto.

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora