Il suono dello schiaffo riempì l'aria, per poi essere sostituito da un silenzio assoluto, perché nessuno aveva il coraggio di parlare; Charlotte continuava a fissare il suo ex compagno ed attendeva le risposte che era convinta di meritare, lui, però, rimase muto, limitandosi a superarla per chiudersi nella propria camera da letto, al piano superiore.
La ragazza spalancò gli occhi azzurri, voltandosi a guardare prima Sam e poi Sharon, anche loro perplessi.
"Non è possibile! Non può fare così! Non può tornare senza spiegarci che cosa ha fatto in questi mesi!" esclamò subito Wilson, dando voce a quello che tutti e tre stavano pensando.
"Magari per lui è stato un lungo viaggio, magari ha visto cose poco piacevoli. Noi non possiamo saperlo, dobbiamo lasciargli il tempo di riprendersi"
"Andiamo, Charlie! Non puoi continuare a difenderlo in ogni occasione. Capisco che sia il padre di tuo figlio, ma questo non fa di lui un'eterna vittima da comprendere e perdonare"
"Non sto dicendo questo, Sam, l'unica cosa che m'importa è di non dargli motivo di andarsene una seconda volta. Non me ne frega un cazzo di quello che pensi tu, d'accordo?"
"Non credo che lo abbia detto con cattiveria" intervenne Sharon, prendendo le difese dell'amico "stava solo cercando di dirti che deve a tutti noi delle spiegazioni"
"Credo di essere l'unica persona a cui deve dare delle spiegazioni"
"Charlotte!"
"Cosa volete adesso?"
"Se continui a ragionare in questo modo non diventeremo mai una squadra" disse la bionda, irritando maggiormente l'altra.
"Io? Voi non avete mai fatto nulla per la squadra. Non avete mai provato ad accettare Bucky come Leader. Non sono io quella che si deve fare un esame di coscienza" Charlie troncò la conversazione con quelle secche parole; si ritirò a sua volta nella camera da letto, anche se il suo primo impulso sarebbe stato quello di andare da Bucky, voleva rispettare il suo desiderio di rimanere da solo per un po', sicura che poi sarebbe stato lui a cercarla.
A metà pomeriggio la giovane era ancora in camera a leggere un libro e non aveva ricevuto nessuna visita dall'ex Soldato D'Inverno, capì che toccava a lei fare la prima mossa, così uscì dalla camera da letto ed entrò nella sua, trovandolo occupato a guardare qualcosa che aveva appoggiato sopra al materasso.
Charlie chiuse la porta e si appoggiò al legno, incrociando le braccia sotto il seno.
"Questa mattina non ho insistito, non ti ho fatto domande, non ti ho seguito. Ho aspettato in camera mia tutto il tempo, convinta che mi avresti cercato, ma ora pretendo delle spiegazioni"
"Mi hai dato uno schiaffo, cosa pretendi da me?"
"Oh, scusami se ti ho colpito. Che cosa avrei dovuto fare? Abbracciarti e baciarti? Non hai dato tue notizie per quattro mesi, hai rubato la mia macchina ed i soldi che avevamo nella cassaforte. Volevi i striscioni? Festeggiamenti? Una torta?"
"No, ma nemmeno un'accoglienza così fredda. Mi dispiace per i soldi e per la tua macchina. Ecco, tieni, non basteranno per una nuova, ma possono rimediare a quelli che vi ho portato via"
"Dove hai trovato questi soldi?"
"Ha forse importanza?"
"Vorrei saperlo" rispose lei, guardando il rotolo che aveva in mano con uno sguardo così strano che fece ridere il giovane uomo.
"Non ho rubato, se è questo ciò che stai pensando. Tutto quello che vedi l'ho guadagnato"
"E come? C'entra la donna che mi ha risposto al cellulare?"
"Prometto che ti racconterò quello che ho fatto, ma adesso non è il momento. Sono molto impegnato".
Charlie osservò meglio il suo ex compagno e notò il modo elegante in cui era vestito ed i capelli raccolti in un nodo sulla nuca, un abbigliamento simile a quello della notte di San Silvestro di qualche anno prima; socchiuse gli occhi azzurri, mentre una terribile consapevolezza aveva iniziato a strisciare nella sua mente, trovando poi forma in una domanda.
"Hai un appuntamento?"
"Si, ho un appuntamento"
"Ma sei appena rientrato in città, non è possibile!"
"Ho incontrato una persona che non vedevo da tempo e le ho chiesto di uscire con me".
La più piccola rifletté in fretta su chi potesse essere quella persona e le venne in mente solo una possibilità.
"Vuoi uscire con Elisa?"
"Si"
"Non ci posso credere! Non ci posso credere! Vuoi uscire con Elisa! Hai letto il messaggio che ti ho mandato? Le parole che ti ho scritto?"
"Si" rispose in modo affermativo Bucky, voltandole di nuovo le spalle "l'ho letto. Ma non posso risponderti nel modo in cui tu vorresti. Io non voglio tornare insieme a te solo per ottenere la fiducia e l'amore di James"
"Non ti ho mai chiesto questo"
"Lo so, era per farti capire che se mai ritornassi insieme a te sarebbe solo per James, non per i sentimenti che provo io".
Charlie trattenne il respiro, come se Barnes l'avesse colpita con un pugno allo stomaco, in realtà la volta in cui era successo veramente le aveva fatto meno male; credeva che provasse ancora qualcosa per lei, ma che facesse di tutto per nasconderlo, o che quello non fosse il momento migliore per una nuova relazione.
Non pensava che tutto fosse finito.
Lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi, sconfitta.
"Hai idea di come mi sono sentita quando ho trovato il tuo corpo senza vita? O nei giorni seguenti quando credevo di averti perso per sempre? No, non te lo sei mai chiesto, perché a te non importa nulla delle persone che ti circondano. Non t'importa nulla nemmeno di nostro figlio o saresti subito andato da lui, ma a quanto pare uno stupido appuntamento è più importante. Mi hai delusa profondamente"
"Ormai sono abituato a deludere le persone" rispose lui; non si voltò neppure per vedere Charlie uscire, però sentì il rumore della porta che veniva chiusa con forza.
Terminò di prepararsi per la serata e poi uscì dalla stanza, ignorò gli altri componenti della squadra ed uscì dalla Villa, lasciandosi scappare un profondo sospiro di sollievo, ricordandosi perché era scappato da quel posto.
Minnie gli aveva detto che era solo uno stupido a non perdonare Charlotte, ma lui pensava che se davvero voleva chiudere con il passato doveva fare lo stesso anche con lei, dopotutto il rapporto con James poteva essere recuperato in altri modi.
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An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)
FanfictionTERZO ED ULTIMO LIBRO. Steven Rogers non c'è più e Bucky Barnes, il suo migliore amico, ha preso il suo posto, diventando il nuovo Capitan America. La situazione generale, però, non è semplice. Bucky non si sente adatto al ruolo: il suo passato pesa...