Charlotte non disse più una parola: si coricò a letto con il suo compagno e dopo aver fatto l'amore attese con lui, tra le sue braccia, il momento opportuno per vestirsi, prendere uno zaino e scappare in direzione del Maine.
Solo una volta che New York divenne un ammasso di luci in lontananza decise di rivolgere lo sguardo a Bucky e di fargli la domanda che continuava a premere per uscirle dalla bocca.
"Si può sapere per quale motivo stiamo andando nel Maine, Bucky? Che cosa c'è lì che può esserci d'aiuto?"
"Una persona che non vedo da molto tempo. Diciamo che è la mia unica amica"
"La tua... La tua unica amica?" ripeté la ragazza, ritrovandosi improvvisamente senza fiato e non a causa delle condizioni fisiche e mentali in cui si trovava, semplicemente non pensava che l'ex Soldato D'Inverno avesse un'amica e che gliel'avesse tenuta nascosta per tutto quel tempo "potresti spiegarti meglio?"
"Si fa chiamare Klariza, ma il suo vero nome è Elga Sinthea Shmidt"
"Shmidt? Aspetta... Non può..."
"Si, è la figlia di Teschio Rosso".
Charlie rimase per diversi minuti senza parole, poi si passò la mano destra sulla fronte che continuava a pulsarle, quasi volesse scoppiare.
"Se davvero Teschio Rosso ha avuto una figlia è impossibile che sia ancora viva..."
"Prima che l'Hydra venisse apparentemente sconfitta suo padre e Zola hanno indotto degli esperimenti su di lei e... Ecco... Diciamo che è bloccata all'età di venti, ventidue, anni"
"E come l'hai conosciuta?"
"Diverso tempo fa, quando entrambi eravamo prigionieri dell'Hydra" rispose Bucky, concentrato a guardare la strada davanti a sé, sforzandosi di non ripensare a quei giorni; Charlie strinse le labbra pallide e scosse la testa, dando sfogo alla propria disapprovazione.
"Da quanto tempo non la vedi?"
"Dieci anni. Anche di più credo, i miei ricordi sono ancora confusi a tratti"
"Appunto per questo, Bucky, tu sei sicuro che questa ragazza ci aiuterà? Potrebbe anche tradirci e..."
"No, assolutamente no. Klariza ha un debito nei miei confronti e vedrai che manterrà la parola. Io mi fido di lei".
Dopo diverse ore di viaggio i due arrivarono in una piccola città che sorgeva poco lontano dal mare, tranquilla ed illuminata dal sole, uno di quei posto in cui Charlie avrebbe voluto vivere in compagnia di Bucky e crescere una famiglia insieme a lui, uno di quei posti che le sarebbero stati preclusi per sempre; si schiarì la gola per ricacciare indietro le lacrime, per non pensare alla gravidanza ancora taciuta all'uomo che amava.
"Qual è la sua casa?" chiese, guardando una serie di abitazioni tutte uguali.
"La cinquecentoquattro" rispose lui, guardando un numero che si era appuntato in un piccolo foglietto blu; lo infilò in una tasca della giacca e poi percorse insieme alla giovane il piccolo vialetto, al centro del giardino curato, che portava ad una porta di legno chiaro, dotata di un pomello dorato e lucido.
Ai piedi della porta c'era uno simpatico zerbino, con la scritta "WELCOME" stampata in maiuscolo, ed affianco era posizionato un portaombrelli di plastica nera.
"Che bella casa..."
"Si. Sei pronta?"
"Si"
"D'accordo" rispose Barnes, prese un profondo respiro e poi schiacciò il pulsante del campanello, augurandosi che Klariza fosse in casa e che ricordasse ancora quello che aveva fatto per lei tempo fa.
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An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)
FanfictionTERZO ED ULTIMO LIBRO. Steven Rogers non c'è più e Bucky Barnes, il suo migliore amico, ha preso il suo posto, diventando il nuovo Capitan America. La situazione generale, però, non è semplice. Bucky non si sente adatto al ruolo: il suo passato pesa...