Bucky aprì lentamente gli occhi e quello fu il peggior risveglio di tutta la sua vita, peggiore perfino di quando aveva sollevato le palpebre e si era ritrovato nelle mani dell'Hydra: tutto il corpo gli faceva male, la gola gli bruciava, aveva un mal di testa terribile e non riusciva a mettere a fuoco il soffitto della stanza; ci riuscì solo dopo diversi tentativi e fece fatica a riconoscere l'infermeria della Villa.
Deglutì a vuoto e quella poca saliva che aveva nella bocca impastata irritò maggiormente la sua gola, provò ad allungare le braccia, per trovare il modo di sedersi, ma sembravano pesare tonnellate ed il giovane uomo continuava a muoversi a rallentatore, come se si trovasse dentro una tuta da palombaro, in fondo all'oceano; quando finalmente ci riuscì si portò la mano destra al viso e scoprì di avere una mascherina per l'ossigeno.
La tolse senza la minima esitazione ed inspirò alcune boccate di aria fresca; provò ad alzarsi dalla brandina, ma a causa di un improvviso senso di vertigini cadde rovinosamente a terra, rimanendo immobile per diverso tempo, prima di fare un secondo tentativo: si avvicinò, a carponi, alla parete che sorgeva alla sua destra e si appoggiò a quella per riuscire ad alzarsi.
Barnes fu in grado di reggersi sulle proprie gambe solo dopo diversi tentativi, stringendo i denti e sbuffando, continuò ad appoggiarsi al muro per uscire dalla stanza e percorse il corridoio che portava in cucina, perché aveva sentito delle voci provenire da quella direzione; il suo udito non lo aveva ingannato perché riuscì a mettere a fuoco, anche se a fatica, due sagome che appartenevano a Falcon ed all'Agente Carter: i due stavano parlando, così impiegarono alcuni secondi prima di accorgersi della presenza del più grande.
Si alzarono tutti e due in piedi, rimanendo in silenzio per un po', perché non credevano di vederlo sveglio già così presto, dopotutto Charlotte era riuscita a riportarlo in vita solo due ore prima.
"Bucky" disse Sharon, la prima a ritrovare la voce "riesci a camminare? Mi sembri ancora debole"
"Che cosa è successo?" domandò lui con voce impastata, gracchiante, come se non parlasse da chissà quanto tempo.
"Dovresti sederti. Sam, aiutalo, per favore".
Sam si alzò dallo sgabello e sorresse Bucky, aiutandolo a sistemarsi nel divano, in modo che fosse più comodo e che non si affaticasse subito così tanto.
"Volete dirmi che cosa è successo?" chiese per la seconda volta lui.
"Tu che cosa ricordi?"
"Ricordo solo che ero alla Stark Tower, poi il vuoto più assoluto. Che cosa dovrei sapere?"
"Forse è meglio per te se non lo sai ora"
"Perché? Se è accaduto qualcosa fareste meglio a dirmelo adesso, mi avete tenuto nascosto troppo per troppo tempo"
"Ehi, noi non sapevamo nulla della finta cura..." iniziò a protestare Wilson, perché in quella faccenda non c'entrava assolutamente nulla, ma la giovane donna lo bloccò alzando una mano, facendogli capire che non era il momento opportuno per litigare, perché avevano l'arduo compito di spiegare all'ex Soldato D'Inverno quello che gli era accaduto; andò a sedersi a suo fianco ed iniziò a parlargli con calma, nel tentativo di non sconvolgerlo.
"Non sappiamo con esattezza quello che è accaduto lì dentro, speravamo che fossi tu a raccontarcelo. Tony non è nelle condizioni migliori in questo momento mentre Visione non è stato ancora trovato, nessuno sa dove sia. A quanto pare tu e Stark avete litigato e poi tutto e degenerato"
"Ci siamo picchiati?"
"Non proprio. È successo qualcosa di più grave" rispose lei, poi prese coraggio e raccontò la verità "ti ha ucciso".
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An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)
FanficTERZO ED ULTIMO LIBRO. Steven Rogers non c'è più e Bucky Barnes, il suo migliore amico, ha preso il suo posto, diventando il nuovo Capitan America. La situazione generale, però, non è semplice. Bucky non si sente adatto al ruolo: il suo passato pesa...