I NEED TO TALK TO YOU

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Lo sfogo con Minnie aveva fatto bene al giovane uomo, ma allo stesso tempo aveva riportato a galla tanti ricordi dolorosi, con cui non aveva ancora imparato a convivere: Bucky continuava a darsi la colpa di tante cose, incluso il reclutamento forzato nell'Hydra, di conseguenza non riusciva ad andare avanti.

Durante la mattina seguente si rivelò piuttosto distratto in negozio, tanto che per la seconda volta abbandonò il cellulare sopra al bancone e nemmeno lo sentì squillare con insistenza; Minnie, invece, si avvicinò subito all'apparecchio tecnologico e quando vide il nome 'Charlotte' sul display decise di rispondere, perché quella povera ragazza era stata ignorata per troppo tempo.

"Bucky?" la sentì, infatti, domandare con trepidazione.

"No, non sono Bucky, ma è qui con me"

"Con chi sto parlando?"

"Di questo non ti devi preoccupare. Sono sicura che sarai ansiosa di parlare con il tuo uomo, te lo passo immediatamente"

"Che cosa stai facendo?" chiese Bucky, arrivando in quel momento, con gli occhi spalancati: già vedeva degli Agenti dello S.H.I.E.L.D che stavano localizzando la sua attuale posizione "chiudi quella telefonata! Mi possono rintracciare!"

"Charlotte ti ha chiamato ed io ho risposto. Avanti, parla con lei!"

"No, no! Chiudi subito!" afferrò con forza il cellulare e pose fine alla chiamata, senza preoccuparsi della voce della sua ex compagna che stava dicendo il suo nome; quel gesto irritò la donna e lo disse senza pensarci una seconda volta.

"Si può sapere per quale motivo lo hai fatto? Ho capito che vuoi rimanere nascosto, ma almeno qualche parola con quella ragazza avresti potuto scambiarla"

"Oh, certo. E poi che avrei dovuto dire? Che aspetto con impazienza l'arrivo dello S.H.I.E.L.D? No. Parlare con lei è troppo pericoloso"

"Sono sicura che se le avessi parlato, non sarebbe mai andata a dirlo ai vostri superiori. Oh, ma tu sei un uomo, non capisci assolutamente nulla. Sto solo sprecando il mio tempo".

Barnes diede mentalmente ragione alla donna, perché nessuno lo avrebbe spostato di un solo millimetro dalla propria idea.



Il resto della mattinata passò tranquillamente.

Nel primo pomeriggio il giovane uomo si stava occupando di lavare i vetri del negozio quando vide due ragazzi passare poco lontano: camminavano e parlavano a bassa voce, immersi in chissà quali pensieri, non riusciva a vedere i loro visi, però uno aveva i capelli biondi mentre l'altro era castano.

Sentì un nodo all'altezza dello stomaco, quei due sconosciuti lo avevano riportato con la mente nel passato, a quando era solo un adolescente e cercava di aiutare Steve con le ragazze; si concentrò nuovamente sui vetri e cercò di tornare dentro il prima possibile.

Pensava che quella coincidenza fosse finita lì, quando, dopo poco, sentì il campanello suonare e quando sollevò lo sguardo vide una ragazza dai capelli castani, che gli dava le spalle perché stava osservando qualcosa in uno scaffale: il suo cuore iniziò a pompare sangue più velocemente perché quello era lo stesso colore di Charlie, addirittura le stesse sfumature bionde, perfino il fisico sembrava il medesimo.

L'ex Soldato D'Inverno si avvicinò alla giovane e le appoggiò con delicatezza una mano sulla spalla sinistra, lei si voltò, rivelando dei lineamenti completamente diversi ed anche un colore di occhi che non era quello della sua ex compagna.

"Si?" domandò lei.

"Volevo solo dirti che se ti serve qualcosa sono dietro il bancone" si limitò a rispondere l'altro.

Quella sera si occupò lui di chiudere il negozio di frutta, quando salì nell'appartamento trovò Minnie intenta a sistemare una maglietta.

"Tutto bene, Principessa?"

"In realtà, Minnie, avrei bisogno di parlare con te. Si tratta di una cosa molto urgente".

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora