ARE YOU JAMES, RIGHT?

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"Ce ne sono molti, Jamie, in realtà non saprei neppure io quale consigliarti. Non ti resta che provare quello che t'ispira di più"

"Non voglio un vecchio, vorrei che fosse qualcuno di giovane"

"Ed io come posso sapere chi di questi è giovane?"

"Non voglio essere giudicato".

Peter alzò gli occhi al soffitto, perché a volte l'amico era in grado di farlo esasperare veramente.

"Non verrai giudicato da nessuno, ma fino a quando continuerai a scartare ogni studio che trovo come pensi di farcela? Se hai così tanta paura ti posso accompagnare io, almeno le prime volte, così ti sentirai più sicuro"

"No, è una cosa che devo fare io" rispose il nuovo Soldato D'Inverno, contrario, guardò il lungo elenco di nomi ed infine indicò uno, con l'indice della mano destra "questo. C'è scritto che è aperto da poco, magari avrò fortuna e sarò il primo"

"Se vuoi provare con questo allora dovresti chiamare per prendere un appuntamento" suggerì Parker e l'altro ragazzo lo fece subito; dall'altra parte del cellulare rispose una voce maschile e giovane che fissò subito un appuntamento per quello stesso pomeriggio, James chiuse la chiamata un po' più tranquillo rispetto a prima "sembra essere un uomo giovane, a quanto pare ho avuto davvero fortuna"

"Sei sicuro di voler andare da solo?"

"Si"

"E cosa dirai a Rhodey?"

"Inventerò qualcosa"

"Non sarebbe meglio dirgli la verità?"

"Vorrei che questa fosse una cosa solo tra noi due, Peter" lo supplicò il giovane; poco dopo mangiato andò da Rhodes per chiedergli il permesso di uscire per qualche ora, promettendogli che non avrebbe fatto nulla di pericoloso "ho davvero bisogno di un po' d'aria fresca"

"Va bene, ma solo per questa volta"

"Grazie, Rhodey".

James uscì dalla Villa senza più rivolgere una parola a qualcuno e si avviò in direzione del centro della città; avrebbe potuto prendere un tram, ma aveva voglia di camminare per schiarirsi le idee perché erano tante le cose che lo confondevano: era ancora arrabbiato con il padre, era seccato perché la madre aveva cambiato opinione così rapidamente su quello che fosse più giusto fare e poi non sapeva come definire la relazione tra lui e Nadja.

Lei gli piaceva molto, però era rischioso intraprendere una storia.

Peter aveva ragione su quel particolare, ma allo stesso tempo non era intenzionato a farsi condizionare dall'amico: se lui e Nad desideravano entrambi stare insieme, allora sarebbero riusciti a trovare un modo per farlo.

Si era segnato l'indirizzo dello studio nel cellulare che aveva sempre con sé, sorprendentemente trovò l'edificio molto prima di quello che aveva pensato; mancava ancora diverso tempo all'orario dell'appuntamento ma il ragazzo decise di tentare comunque, così entrò e salì le scale fino a raggiungere il primo piano.

Percorse un piccolo corridoio fino ad arrivare a quella che era una porta di legno socchiusa, sopra non c'era alcuna targhetta o campanello posizionato sul muro, ma sapeva che era quella giusta perché aveva ricevuto istruzioni dettagliate al telefono; provò a bussare un paio di volte ma non ricevette alcuna risposta, entrò lo stesso chiedendo il permesso.

Davanti ai suoi occhi si presentò una piccola stanza con il pavimento ricoperto di scatoloni traboccanti di documenti e libri; gli unici mobili presenti erano una scrivania, due sedie ed una libreria per metà vuota; proprio davanti a quest'ultima era appoggiata una scala e sopra ad essa c'era un giovane uomo con i capelli castani, pettinati con cura: indossava dei pantaloni grigi, una camicia, un maglioncino leggero ed una giacca.

Quando si voltò a guardare James, nelle sue labbra si dipinse un sorriso cordiale.

"Tu devi essere James, giusto?".

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora